Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] essere poesia e nei nostri, anche più umili, che restano sentinelle perdute, dovesse spegnersi la luce dell’idea e . 53.
27 L. Sturzo, Sintesi sociali. Le organizzazioni di classe e le Unioni professionali: scritti pubblicati su «La cultura sociale», ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] Roma e diffuso in Occidente e nel mondo intero». Del resto le battaglie storiche condotte dal Msi negli anni Settanta in pulsante storico del consenso cattolico fatto di paure di classe e di condanne di magistero, riformulato in senso democratico ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] alla vigilia della seconda guerra d’indipendenza.
Anche nel resto della penisola il dopo 1848 fu un periodo di repressione sollecitava il governo a dotare gli organi dello Stato, la classe dirigente e le forze sociali attive, della carta geologica d’ ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] sindacal-rivoluzionaria, molto vistosi nelle Camere del lavoro, restano sino a tutto il periodo bellico, e precisamente sino sotto la guida e il controllo dell'unico soggetto politico della classe, che è il partito. In base a questa ideologia, ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] 2.242.000 nel 1920, a 2.866.000 nel 1922 - quando ad esempio resteranno inutilizzate in disarmo 800.000 t -, a 3.034.000 nel 1923. E ciò 265-304. Per l'organizz. e le vicende delle classi lavoratrici, si vedano G. Piemontese, Il movimento operaio a ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] potere politico e persino, più in generale, osteggiati dal resto della più ampia società in cui si trova ad di monopolio direttamente dallo Stato. I mercanti, disprezzati dalla classe dirigente, esplicitamente confinati ad un rango inferiore e privi ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] modo intorno a sé un gruppo in cui si riconoscevano, per restare ai membri della Commissione, La Pira,Fanfani, Moro e, sia che mostrò un certo qual debole per quella nuova classe dirigente che realizzava quel sogno, nonostante le divergenze ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] piuttosto che quelli legati alla polemica politica contingente. La forma aggregativa del «circolo» era del resto una modalità usuale per i giovani della classe abbiente e colta dell’epoca, e non dava nell’occhio come possibile cellula politica. Ogni ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] arrogata il compito di filtrare e formare la nuova classe dirigente ecclesiastica, dopo decenni di lassismo dottrinale e aperto così la strada all'eresia. Criteri analoghi avevano del resto dettato la compilazione di un'appendice all'Indice in cui ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] Settecento, ricevendo invece una grande accoglienza in tutto il resto d’Europa; l’altro, Baronio, incarnò la risposta Censura, riscrittura, restauro (Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia), s. 5, 2,1 (2010), pp ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...
secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...