Nacque nel 95 a. C. da M. Porcio Catone, pronipote di Catone il Censore. Fu sin da giovane austero, casto, sobrio, moralmente e fisicamente forte, come ci attesta la biografia plutarchea, l'unico rimastoci [...] era astrattamente giusto, com'era giusto opporsi alle richieste deicavalieri per la riduzione della somma a cui erano state dignità di uomo e di cittadino, che rappresentava la classe dirigente della capitale del mondo. Bisogna riconoscere che egli ...
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MEGARA (gr. τὰ Μέγαρα; lat. Megăra; A. T., 82-83)
Alberto GITTI
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Nicola TURCHI
Città della Grecia, capoluogo del demo omonimo, situata a circa 42 km. a O. di Atene; il centro, che presenta un aspetto [...] la nobiltà da secoli l'aveva relegata. Dalla lotta la classe dirigente dovette uscire assai indebolita; a ciò si aggiunsero gravi porto furono distrutte dalla flotta veneziana unita a quella deiCavalieri di Rodi. Circa 10 anni dopo occupò la città ...
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. Le operazioni del cambio (v.) si accompagnano con l'origine della moneta come mezzo di acquisto. I cambiavalute, discendenti dai trapeziti greci e dai nummularî e dagli speciarî latini, presero nel Medioevo [...] dei singoli gruppi di artigiani, dei commercianti, di esercenti l'industria. A Bologna la classe mercantesca si presenta divisa dal 1200 nelle due corporazioni dei mercatores e dei insieme con i consoli dei mercanti, deicavalieri, di Por Santa Maria ...
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. È la successione ordinata delle diverse magistrature o delle diverse cariche, politiche, municipali, o collegiali, rivestite da personaggi dell'età romana. Risponde, per le magistrature, al certus ordo [...] di consuetudine e non di legge, il dittatore e il maestro deicavalieri, prima scelti con la massima libertà, si scelsero poi, a delle diverse cariche col volgere del tempo.
Nella classe della cittadinanza esclusa dall'ordine senatorio e da quello ...
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Uomo politico inglese, nato a Londra il 6 dicembre 1637, morto ivi il 24 febbraio 1714. Fu personaggio molto discusso del periodo coloniale degli Stati Uniti, tre volte governatore regio di provincia, [...] colonie, ora nelle questioni religiose, ora nelle lotte di classe tra ricchi e poveri, ora nelle autorità preesistenti: ma volta in America. Ma anche nell'ambiente più aristocratico deiCavalieri virginiani, l'A., pur lasciando tracce permanenti di ...
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. È il disegno simbolico che rappresenta la nobiltà d'una casata o di una città (arma). In senso esteso è la scienza araldica stessa. L'etimologia del nome è incerta. Alcuni la pongono nel tedesco blasen, [...] il suonar del corno quando si faceva l'appello deicavalieri entro lo steccato del combattimento nei più antichi tornei della Germania 'araldica nella paremiografia, serve a designare quella speciale classe di motti che si riferiscono a paesi, città e ...
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L'ordine religioso e militare-cavalleresco della Militia Christi venne fondato, dopo l'abolizione dei Templari (1312), da Dionigi I re di Portogallo nel 1317 per consiglio e con l'approvazione di papa [...] diritto di creare deicavalieri.
L'ordine si fondava sulla regola benedettina dei cisterciensi, e vincolava i cavalieri ai voti vengono nominati dal papa, e formano una sola classe di cavalieri. Portano per insegna la croce dell'ordine pendente dal ...
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Nell'ordinamento centuriato romano, alle centurie deicavalieri e delle cinque classi erano aggiunte cinque centurie, una delle quali era chiamata degli accensi velati; velati significa senz'armi e in [...] prestazione erano ad-censi, aggiunti al censo della quinta classe. Nella sfera militare essi scomparvero per tempo, magistrati fosse la loro funzione e il rapporto con gli accensi dei magistrati è oscuro. Perciò alcuni (De Ruggiero) distinguono ...
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Figlio di Difilo, cittadino ateniese che dedicò sull'Acropoli il proprio ritratto, statua a lato del cavallo, per ricordare il suo passaggio dalla classedei salariati (ϑῆτες) a quella deicavalieri. Aristotele [...] (Ath. Pol., 7) ricorda il monumento come esistente e ne trascrive l'epigrafe in versi, dicendo antico il dedicante. Le due statue dovrebbero perciò datarsi nel sec. V, dopo la devastazione persiana del ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] .
Un'altra classe poi di dediche della propria immagine va particolarmente rilevata: cioè quella delle statue dei vincitori negli agoni quanto lo stabilirsi in Grecia e nelle isole di cavalieri occidentali, il cui più insigne ricordo è nelle rovine ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...