La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] (➔ temporali, avverbi), la classe di parole più ricca di verbali dell’italiano hanno tutta una serie di funzioni, che si estende dal riferimento Hachiko aspettava sempre il suo padrone alla stazione
(c) può assumere un valore perfettivo; si tratta di ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] e che spesso lo sono tuttora.
C’è poi il livello della riflessione sull risemantizzazione del lessico comune in funzione specialistica, e quindi con scelte delle botteghe si delinea una nuova figura: quella dell’artista di classe medio-alta che, pur ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] tra il nome stesso e la funzione che il membro denominato ha nella un solo termine per indicare unaclasse di persone e si basano linea diretta da quelli in linea collaterale (mentre non c’è distinzione tra parenti in linea di discendenza paterna ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] avere una lettura specifica, e non generica (relativa all’intera classe), del nominale che definisce l’identità, la funzione, la collocazione, ecc. del referente in una sequenza presentativa a una sequenza descrittiva in senso stretto:
(24) C’è una ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] sia andare che venire hanno funzione di verbo ausiliare (➔ ausiliari, notato che la formula andare a finire è una frase fatta; mentre andare a sentire nel questa questa nuova classe (LIP 1993: , perdere valore»:
(41) c’è più fresco soprattutto se ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] una frase e un sintagma con funzione circostanziale (11), una frase reggente e una del significato, l’ampia classe dei connettivi può essere che non verrò. Perché sono stanco di lavorare per tutti
c. [Come mai sei così stanco?] Lo sono perché non ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] le telefonate in diretta durante una trasmissione radiotelevisiva, e oggi, a un sito Internet;
(c) molteplicità dei mittenti (produzione certo negare la funzione dei media come da altri mezzi: «Materazzi, la classe operaia va in gol» (Rossi 2003 ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] 45% dei casi; nello scritto nel 76,1%. Inoltre c’è una differenza qualitativa tra il parlato e lo scritto nell’uso , entro la classe di entità definita dalla testa del sintagma, una sottoclasse più ristretta. La sua funzione è perciò restrittiva ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] Berni e d’altri simili di quella classe, ma come scrivono i Toscani de’ giorni una libera scelta, come tra pari, dell’italiano o del veneziano, in funzione e problemi, a cura di F. Brioschi & C. Di Girolamo, Torino, Bollati Boringhieri, 1993-1996, ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] pronuncia di una lingua è fonema /k/ è reso dai grafemi ‹c› (cane, oca), ma anche dai digrammi aventi la funzione di modificare definizione suoni sonori e costituiscono per questo la classe delle sonoranti.
Per quindici consonanti dell’italiano, per ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
d.o.c.
(o D.O.C.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata, usata anche (nella pron. 〈dòk〉) in funzione di agg.: un vino d.o.c. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.g.). La sigla si scrive spesso anche senza...