Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] la configurazione assunta da entrambe le mani;
c) l’orientamento sia del palmo sia delle dita sembrano avere la funzione principale di d).
In genere un solo alunno sordo è inserito in unaclasse di udenti e in questi casi l’unico input in LIS ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] è ben rappresentato in una canzone come Donne ch da costruire in funzione della centralità di di Dante, a cura di C. Calenda, Napoli, Liguori (ed in «Memorie dell’Accademia nazionale dei Lincei. Classe di scienze morali, storiche e filologiche» serie ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] svolto altrettanto a lungo anche la funzione, strategica, di frontiera naturale fra una parte della realtà comunicativa, quella delle classi di [b] e [ʤ] tra vocali: [ˈsubːito, ˈvidːʒile];
(c) sempre fra vocali, la diffusione di [z] a scapito di [s]: ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] imponendo una serie di altri problemi: la formazione e l’allargamento della classe dirigente, l’Académie française assunse la funzione di istituto garante e custode invitava a considerare non i passi in cui c’era il rischio della mimesi di parlato, ...
Leggi Tutto
La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] degli usi linguistici, portando a una massa di indagini empiriche su singole , il 58,4% degli intervistati della classe d’età fra i 6 e i generazionale diretto, la funzione dei nonni). Il York City, Washington (D.C.), Center for Applied Linguistics.
...
Leggi Tutto
Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] raggiunto tutti, indipendentemente dal luogo, dalla classe sociale, dalla cultura, dal sesso o una certa emittente (Moneglia 1997). La chiacchiera, con semplice funzione a mantenere o cedere il turno di parola.
C’è da dire, però, che alla radio si ...
Leggi Tutto
Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] l’ultimo capoverso (l’educazione di Andrea); (c) oltre ad essere unitario e continuo, il testo interpuntivo. Se osserviamo questa classe di forme dal punto di efficiente in funzione dell’appropriatezza. Si può tuttavia supporre che vi sia una soglia ...
Leggi Tutto
I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] costrutto intransitivo corrispondente (anticausativo), con l’oggetto originario in funzione di soggetto (4 b.):
(4)
a. *Mario affreschi rinascimentali
c. [di stato] una comunità omogenea si basa anche su una mediocrità di fondo
Della classe 2a, ...
Leggi Tutto
Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] tanto da trasformare l’arabo in una varietà di superstrato con funzioni religiose, istituzionali e veicolari che , p. 92), la shawerma (< ar. šāwarmā, dal 1994, in Siria, T.C.I., p. 146), la tabbouleh, per lo più al maschile (< ar. tabbūla, ...
Leggi Tutto
CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] una lingua è cosa viva", ma, obbietta il C., anche il botanico fa scienza sezionando un organismo nei suoi elementi, ricostruendone il funzionamento (p. 9). Anche altrove pare di scorgere una dell'Accademia dei Lincei, classe di scienze morali: Il ...
Leggi Tutto
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
d.o.c.
(o D.O.C.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata, usata anche (nella pron. 〈dòk〉) in funzione di agg.: un vino d.o.c. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.g.). La sigla si scrive spesso anche senza...