TUMLER, Franz
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Gries (Bolzano) il 16 gennaio 1912. Svolse per parecchi anni attività d'insegnante in diverse scuole rurali; durante la seconda guerra mondiale combatté [...] va dal 1939 al 1949 attraverso il destino degli abitanti di un secolare castello, simbolo dei valori della civiltàoccidentale. Legata a problemi attuali è anche l'opera principale dello scrittore, Der Schritt hinüber (1956), narrazione ambientata ...
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KEROUAC, Jack
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere americano, nato a Lowell, Mass., il 12 marzo 1922. Studiò a Lowell e poi presso la Columbia University, che abbandonò senza laurearsi. Ha esercitato [...] l'esponente più rappresentativo della beat generation. Di questa, della sua particolare ribellione alla realtà stessa della civiltàoccidentale e contemporanea, con modi che sono prima esasperatamente biografici che letterarî, il K. riprende nei suoi ...
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SLAUERHOFF, Jan Jacob
Adriano H. Luijdjens
Poeta olandese, nato il 15 settembre 1898 a Leeuwarden, morto il 5 ottobre 1936 a Hilversum. È il poeta più notevole che l'Olanda abbia avuto tra le due guerre.
Scontento [...] della vita, disgustato dell'odierna civiltàoccidentale, divenne medico di bordo per poter girare tutti gli oceani, alla ricerca di avventure.
Le sue migliori opere poetiche: Archipel, 1923; Clair-Obscur, 1927; Oost-Azië (Asia Orientale, 1928); ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] dimostrano come i poemi omerici siano frutto di una civiltà letteraria già molto raffinata e colta, e fondata su greca, ed è sempre rimasto il mito poetico per eccellenza del mondo occidentale. In Grecia, già in età arcaica (Archiloco, Esiodo), O. ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] controstorie o storie alternative, centrate sul ruolo – tanto fondamentale quanto ambiguo – giocato da Costantino negli sviluppi della civiltàoccidentale. L’archetipo in questo senso è naturalmente The Da Vinci code (2003) di Dan Brown: la trama si ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] e la classicità si proiettano in modo più nettamente definito nel passato in cui si collocano i fondamenti della civiltàoccidentale.
Il neoclassicismo riconosce nell'arte classica un modello di idealità, di purezza e naturalezza, avvertendone nel ...
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Scopritori e viaggiatori del Cinquecento - Introduzione
Ilaria Luzzana Caraci
«lo ho perduti molti sonni e ho abreviato la vita mia 10 anni; e tutto tengo per bene speso, perché spero venire in fama [...] secondo l'interpretazione più ampia di Jacques Le Goff come «quella lenta trasformazione attraverso la quale la civiltàoccidentale passa dalle forme tradizionali del Medioevo alle forme nuove, già attuali, della prima modernità», essa appare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] Medioevo, 1965, e Colella Tommasi 2002, in esergo). Dall’altra, abbiamo l’orgogliosa rivendicazione della superiorità della civiltàoccidentale rispetto a quella ‘orientale’ e in special modo arabo-musulmana:
Per nostro conto, lo spirito con cui ci ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] il profondo turbamento di una realtà sociale in crisi. Perché proprio in quegli anni il processo storico della civiltàoccidentale attinge un momento cruciale della sua evoluzione, quello in cui il corso, che era stato fin allora relativamente ...
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FANUCCI, Giovan Battista
Carlo Fantappiè
Nacque a Pisa da Rainieri il 7 marzo 1756. Suo padre, insieme col fratello Alessandro, figli di Matteo di Vincenzo, era stato ascritto alla cittadinanza pisana. [...] dei Rodiensi" (I, p. III) e a porre in risalto gli apporti da essi dati allo sviluppo della civiltàoccidentale mediante la creazione di nuove istituzioni marittime, l'intensificazione dei commerci e i relativi scambi tecnici e culturali. Sviluppando ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
civilta
civiltà s. f. [dal lat. civilĭtas -atis, der. di civilis «civile»]. – 1. La forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli uniti in stretta relazione) – sia in...