Orientalista francese (Saint-Hilaire-du-Harcouët, Manche, 1874 - Wohlau, Slesia, 1944); professore al Louvre e all'Institut Catholique, è stato il fondatore nel 1930, insieme a E. Cavaignac e A. Jubet, [...] mesopotamica, è autore di diversi studî sulle civiltà del Vicino Oriente antico (Catalogue des cylindres, cachets et pierres gravées de style oriental du Musée du Louvre, 1920-1923; L'art de l'Asie Occidentale avant la conquête d'Alexandre, 1932; Les ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] Italia, che ebbe carattere di esemplarità per la scena europea occidentale, dove ragioni e tensioni analoghe si ritrovavano in Francia, trasformazione economica del Paese, che vedeva una civiltà contadina affrontare l'impatto dell'industrialismo e dei ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] , il saggio. Raffinato poligrafo, P. Quignard (n. 1948) ha sviluppato spunti riflessivi e narrativi sulle civiltà e le arti del passato occidentale e orientale fino a sfociare in una forma di scrittura intensa e inclassificabile (Vie secrète, 1997 ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] - il doppio - diffusissimo in tutta la letteratura occidentale, soprattutto ancora in età barocca e poi nel fantastico cfr. D'Angeli 1991). La Grecia diventa così metafora della civiltà contadina, che non viene comunque esaltata come un Eden perduto ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] aderendo al tedesco: venne, così, a scomparire lo y. occidentale. Nei paesi orientali il processo fu assai diverso: gl'illuministi, più, ma che pur era riuscito a essere una piccola civiltà con vivace cultura e intensa vita artistica, che resero la ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] fin da Residenze invernali (1992), e poi in Notti di pace occidentale (1999), non teme contenuti di effetto più che altro sentimentale. In , e quindi non meno critico nei riguardi della civiltà del benessere, in quanto produce guerra (il riferimento ...
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Sud-Est asiatico, letterature del
Irma Piovano
Maria Citro
I Paesi del Sud-Est asiatico presentano sostanziali differenze sia sul piano politico e sociale, sia per il sistema economico, per la libertà [...] predominanza della lingua inglese, la diffusione dei valori occidentali e dei media, hanno dato origine a sentimenti il romanzo e la novella. I temi riguardano le origini della civiltà birmana, la religione, la natura come tema dominante o di sfondo ...
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Faldbakken, Knut
Bruno Berni
Scrittore norvegese, nato a Hamar il 31 agosto 1941. Nel 1965 si è trasferito a Parigi, dove ha iniziato a scrivere; dopo quasi un decennio trascorso in diversi paesi europei, [...] 76, Anni grami), epopea fantascientifica che descrive il crollo della civiltà e il drammatico ritorno a una realtà primitiva priva dei valori morali propri del mondo occidentale, ha pubblicato quello che può essere forse considerato il suo capolavoro ...
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GIUSSO, Lorenzo
Vito A. BELLEZZA
Pensatore e saggista, nato a Napoli il 25 dicembre 1899, morto a Roma il 12 aprile 1957; professore per incarico nelle univ. di Cagliari, Pisa, Bologna. Temperamento [...] un attivo veicolo delle idee circolanti nel mondo occidentale, che egli presentava in una prosa immaginosa Torino 1959) testimoniano la sua profonda conoscenza della letteratura e civiltà spagnole.
Bibl.: P. Filiasi-Carcano, Idealismo e prospettivismo ...
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ZAIDĀN, Giurgī (Giorgio)
Francesco Gabrieli
Poligrafo e giornalista arabo cristiano, nato a Beirut il 14 dicembre 1861, morto al Cairo il 21 agosto 1914. Visse la maggior parte della vita al Cairo, dove [...] , pieno d'interesse per la storia e la civiltà arabo-islamica, soprattutto dell'Egitto, cercò in fortunate opere divulgative di diffondere nel mondo arabo alcuni risultati della scienza occidentale nel campo dell'antichità e della letteratura araba ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
civilta
civiltà s. f. [dal lat. civilĭtas -atis, der. di civilis «civile»]. – 1. La forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli uniti in stretta relazione) – sia in...