De Seta, Vittorio
De Séta, Vittorio. – Regista e sceneggiatore (Palermo 1923 - Sellia Marina 2011). Grande artefice di un cinema ‘della realtà’, espresso sia con la forma del documentario, ma con forti [...] comunità senegalese ne costituisce un possibile paradigma: la difesa della propria cultura e della propria civiltà contro il caos della cosiddetta evoluta civiltàoccidentale, a conferma del doppio sguardo – il giovane in Africa e in Italia – che ha ...
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Damietta (Dammiata)
Adolfo Cecilia
Città situata sulla destra del ramo orientale del delta del Nilo, a circa 6 Km dal mare. Il toponimo arabo è Dimyāt, mentre quello antico è Damiata.
Città araba, almeno [...] figurativa, in quanto Damietta sta a indicare le antiche monarchie d'oriente in contrapposizione alla civiltàoccidentale, rappresentata da Roma. Anche alcuni antichi commentatori (Benvenuto, Venturi, Lombardi) intendono come allegorica la citazione ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] impetuoso non solo negli Stati Uniti e nei paesi dell’Europa occidentale, ma anche in numerosi paesi del Terzo mondo e in effetto secolarizzatore delle condizioni di vita comportate dalla civiltà industriale. Altri temi rilevanti sono l’affermarsi di ...
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settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] diffusa in tutte quelle parti del mondo in cui la civiltà giudaico-cristiana o quella islamica hanno esercitato un influsso ), ma col tempo prevalse anche nell’uso cristiano occidentale la tradizione romana (la numerazione determina invece in ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] e muoiono senza pretendere di sopravvivere a se stesse, perché portatrici di modelli di civiltà: la civiltà umana è cosa diversa dalla civiltàoccidentale, sia nella tradizione greco-romana, sia nella versione 'europea' del colonialismo. Si consuma ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] una sua originalità innanzi tutto nell'avversione, più o meno radicale, per l'Occidente e la civiltàoccidentale, e, quindi, nell'esaltazione delle proprie tradizioni, spesso però accompagnata da un'ideologia modernizzatrice, variamente associata ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] alle nostre città, formati come sono quasi tutti (salvo cioè i più popolosi, e quelli in cui è evidente l'influsso della civiltàoccidentale) da un confuso dedalo di vicoli e di viuzze polverose e contorte, che mette capo a un'unica più o meno ampia ...
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PALEOGRAFIA (dal gr. παλαιός "antico", γραϕή "scrittura" e il suffisso -ia delle scienze)
Luigi SCHIAPARELLI
Paul MAAS
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È, come dice il nome, la scienza delle antiche scritture, limitatamente però [...] che ha avuta la scrittura latina nel campo della civiltà e della cultura, tramandando e conservando il sapere da con elementi delle corsive manipolate nei varî scrittorî dell'Europa occidentale.
La carolina ebbe lunga vita, dal sec. VIII al ...
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SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] soltanto che nel periodo, probabilmente posteriore al sec. IV, in cui gli Slavi sono entrati in contatto con la civiltàoccidentale, questa è giunta a loro, specialmente nei suoi aspetti sociali e materiali (in quello spirituale-religioso si è fatto ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] dopo, nell'8° volume di A study of history (1954) di A. Toynbee, p. stava a indicare un nuovo ciclo della civiltàoccidentale, iniziato attorno al 1875. Tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta il termine è ampiamente presente negli Stati ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
civilta
civiltà s. f. [dal lat. civilĭtas -atis, der. di civilis «civile»]. – 1. La forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli uniti in stretta relazione) – sia in...