Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] diciviltà, che può dirsi giustamente laciviltà europea. E la razza che ha portato e diffuso questa civiltà è una sola, la coi Greci di Marsiglia, al cui influsso si deve certo lo sviluppo della nuova civiltà celtica detta della Tène. Poi ...
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. Le popolazioni che abitarono durante l'età dei metalli la penisola istriana e gli altipiani della Carsia Giulia, usarono costruire i loro villaggi sulla sommità delle alture. Questo tipo di abitato è [...] come tale rimase sconosciuto, poiché si preferi studiare laciviltà dei castricoli esolorando le loro necropoli, e particolarmente di Fontana del Conte, costruito a terrapieno; oggetti di bronzo e di ferro, tra cui fibule di tipo La Certosa e LaTène ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] considerazione della fede di qualunque grande principe. Forse ancora di più (197).
1. Philip Grierson, La moneta veneziana nell'economia mediterranea del Trecento e Quattrocento, in Storia della Civiltà veneziana, a cura di Vittore Branca, Firenze ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] sulla letteratura degli apicarados congeniale alla condizione di "scasato" che non sa dove costruire il proprio "castello": "Devonca vao tento la sciorte mia / pe fare a quarche parte sto castiello, / ma chesta tene ognuno ch'è pazzia / ... / Vago a ...
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TARSIA, Galeazzo
di. – La memoria di Galeazzo di Tarsia, barone di Belmonte in Calabria, è legata a un corpus poetico edito per la prima volta per le cure di Giovan Battista Basile nel 1617 (Napoli, [...] Calabria di mettere le mani su Cola Francesco di Tarsia, che «non tene dove La fortuna critica di G. di T., in Civiltàdi Calabria. Studi in memoria di Filippo De Nobili, a cura di A. Placanica, Chiaravalle Centrale 1977, pp. 5-33. Di seguito, la ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] con il basco e il berbero.
L’arte è variamente influenzata, nei paesi celtici dalla civiltàdi Hallstatt e diLaTène, in quelli meridionali dalle civiltà greca e fenicia. Le manifestazioni artistiche dei paesi meridionali si designano con il nome ...
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inizio del 1°. Molto discusso è ancora il centro di origine della sua industria: C. Blinkenberg e J.J. Forbes pensavano al paese degli Ittiti, mentre O. Montelius riteneva che fosse l’isola di Creta. [...] Hallstatt (9°-5° sec. a.C.), cui seguì quella diLaTène (5°-1° sec. a.C.). Nell’Europa nordica l’inizio della civiltà del ferro coincide con il periodo diLaTène. In Italia laciviltà del ferro si è sviluppata prima che nell’Europa centrale e ...
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Antico popolo di stirpe illirica, mescolato a elementi celtici, abitante a N della Dalmazia fino al Danubio, e nei territori della Sava e della Drava; le tribù più importanti erano quelle dei Breuci, Boi, [...] degli Azali e Aravisci. Laciviltà dei P. nel 2° sec. a.C. era ancora allo stadio corrispondente a quello diLaTène, tranne nelle zone a più diretto contatto con la romanità. Parzialmente vinti da Ottaviano (35-34 a.C.), i P. furono sottomessi da ...
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PALAFITTE
Piero BAROCELLI
Renato BIASUTTI
. L'uso di costruire abitazioni su pali non ha, si può dire, limiti né di regione né di tempo, dove ad esso abbiano condotto natura e condizioni di luoghi. [...] svizzera diLaTène, della seconda età del ferro o gallica, dove larghissimo fu l'uso di legname (v. latène). Potrebbero attribuire in modo generico laciviltà neolitica al di qua e al dilà delle Alpi.
Per la Cisalpina, di recente R. Battaglia e ...
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SBALZO (fr. repoussé)
Doro LEVI
Filippo ROSSI
È la tecnica della lavorazione del metallo in piastra sottile, condotta in modo da far risaltare le figure in rilievo; tecnica che viene usata anche con [...] d'arte bronzistica che, dall'Oriente e dalla Grecia, con echi sempre più lontani e manifestazioni locali, s'irraggia nelle civiltà dette di Hallstatt e diLaTène, nell'Europa centrale e in Gallia.
Soprattutto in tecnica a sbalzo sono eseguiti ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...