donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] utili anche a tracciare linee di collegamento con le età storiche. Questa lacuna grava in particolare sulla conoscenza delle civiltàmesopotamiche e di quella egizia, le prime a dotarsi di sistemi di scrittura e a essere caratterizzate dalla comparsa ...
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sigillo
Il termine indica sia l’impronta impressa su materiale malleabile (cera, ceralacca, metallo), tramite l’apposizione di una matrice, sia la matrice stessa. Il s. reca i segni distintivi di un’autorità, [...] allo scopo di autenticare documenti, lettere o plichi e impedirne la manomissione. Il s. era usato già dalle civiltàmesopotamiche, presso i greci e i romani, e continuò a essere usato nel Medioevo e nell’Età moderna. ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] contatti con il sud-ovest asiatico, facilitati dall’attività espansionistica della Mesopotamia, attratta dalla presenza dell’oro in Egitto.
Seconda grande civiltà del Vicino Oriente, quella egiziana si sviluppò con caratteristiche per alcuni aspetti ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] figurativismo simbolico e allusivo tratto dalla cultura tradizionale.
La musica irachena si può far risalire all’antica civiltàmesopotamica, presso la quale si divideva in due correnti: la prima relativa alla tradizione, l’altra, prevalentemente in ...
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UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] fittili miniaturistici nelle sepolture, già diffusa nelle culture mesopotamiche più antiche. Molto numerose sono anche le testimonianze evoluzione degli insediamenti, capaci di adattarsi alla civiltà romana (come avviene nel territorio degli ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] , una vasta regione desertica situata alla periferia delle grandi civiltà del Medio Oriente, costellata da oasi in cui venivano quelle monofisite siriane ed egiziane, quelle nestoriane mesopotamiche, e altre ancora. Nell'Impero sassanide la ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] governo degli A. coincise con l'età classica della civiltà islamica, quando l'arabo e la cultura che si esprimeva la definizione di arte degli A. si intende l'arte prodotta in Mesopotamia da questa dinastia, dalla metà del sec. 8° alla sua caduta, ...
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Baghdad
Margherita Zizi
Una città simbolo della civiltà araba
Capitale dell'Iraq, Baghdad è situata nella Mesopotamia, sul corso medio del fiume Tigri. Da sempre fulcro vitale del paese, punto d'incontro [...] ritorno alla normalità
si prospettano lunghi e difficili.
Dall'antico splendore all'incerto futuro
Baghdad sorge al centro dell'antica Mesopotamia, nel punto in cui il Tigri e l'Eufrate si avvicinano maggiormente. La città è nata sulla riva destra ...
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amorrei (accadico amurru, sumerico martu)
amorrei
(accadico amurru, sumerico martu) Popolazione semitica di pastori transumanti tra Siria e alta Mesopotamia. Attestati a Ebla, verso il 2000 a.C., la [...] attuarsi completamente. Nei testi accadici gli a. sono spesso descritti come uomini estranei alla realtà delle civiltà cittadine mesopotamiche; la differenza tra elemento accadico ed elemento amorreo si mantenne in età paleo-babilonese dando origine ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] origine e derivazione africana, andavano quindi rigettate; la civiltà dell'Egitto dei Faraoni si sarebbe sviluppata in virtù del ‛genio nazionale' di quel popolo, oppure sarebbe derivata dalle culture mesopotamiche; l'Africa Nera, in ogni caso, aveva ...
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assiro
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Assiria, regione storica dell’Asia anteriore, nella Mesopotamia; relativo o appartenente agli Assiri (gr. ᾿Ασσύριοι lat. Assyrii e Assyri), antica popolazione dell’Assiria, caratterizzata da un elevato...
mediterraneo
mediterràneo agg. [dal lat. mediterraneus (con i sign. 1 e 2), comp. di medius «medio» e terra «terra»]. – 1. ant. Di regione lontana dal mare, tutta compresa entro terra (sinon. quindi di continentale e contrapp. a marittimo):...