Economista italiano (Casalnuovo, od. Cittanova, Reggio di Calabria, 1784 - New York 1853), vissuto quasi sempre all'estero, sostenitore del passaggio alla moneta cartacea (Des crises financières et de [...] la réforme du système monétaire, 1839) ...
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Letterato italiano (Cittanova 1876 - Roma 1930); autore, fra l'altro, di un romanzo, La grazia (1911), e di un volume di versi, La fontana nella foresta (1927), di genuina ispirazione, ma ligio alle forme [...] tradizionali; le quali G. difese, contro i modi della poesia novecentesca, in varie prose critiche e polemiche (La tradizione e la moderna barbarie, 1927) ...
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Giornalista e scrittore italiano (Cittanova, Reggio di Calabria, 1897 - Milano 1967); collaboratore di giornali umoristici, ha scherzosamente messo in versi la chimica (Chimica in versi: rime distillate, [...] 1921; Chimica organica in versi: rime bidistillate, 1929), figure ed episodî della storia (Storia romana in versi, 1930), fatti della cronaca quotidiana (Radiocronache rimate, 1956). È stato deputato del ...
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Uomo politico e giurista (Cittanova 1827 - Quisisana 1875). Allievo a Napoli di B. Puoti, amico degli Spaventa, di F. De Sanctis, di L. Settembrini, prese viva parte al movimento liberale nazionale del [...] 1848. Alla reazione (dopo breve prigionia) fu costretto all'esilio a Malta, poi in Piemonte, dove lavorò a un Codice di procedura civile sardo. Nominato prof. di diritto costituzionale all'univ. di Modena ...
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Scultore e scrittore d'arte italiano (Cittanova 1893 - Roma 1963); allievo di A. D'Orsi a Napoli, prof. all'Accademia di Roma. Movendo da un impianto veristico, mirò a uno stile classicheggiante; tra le [...] sculture, notevoli: Ragazza che cammina (1932), Nuotatrice (1934), Ragazza nuda (1936). Della sua attività di saggista si ricordano i volumi: Discorsi su la scultura (1930), La nuova pittura (1932), L'idea ...
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Famiglia patrizia veneta, di incerte origini, proveniente forse da Eracliana (Cittanova). Alla fine del sec. 11° i Q. parteciparono attivamente alla vita pubblica veneziana. Si divisero in varî rami: tra [...] questi si ricorda quello di Stampalia ...
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DEODATO
Gerhard Rösch
Nacque in data imprecisata da una famiglia tribunizia veneziana di Cittanova, figlio di quell'Orso che fu elevato doge dai Veneziani nel 726, per essere ucciso nel 737, durante [...] una notizia abbastanza credibile. In ogni caso, egli rinunciò a trasferire la sede del governo di nuovo a Cittanova. Probabilmente, glielo sconsigliavano anche ragioni di sicurezza: a Malamocco il governo di Venezia era più protetto da eventuali ...
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Personaggio tradizionale, forse mai esistito, della storia veneziana. Sarebbe stato il primo doge veneziano (697 circa), e avrebbe concluso (714) un patto col re longobardo Liutprando per fissare i confini [...] di Cittanova. La critica più recente ha però dimostrato l'inesistenza di questo patto e così è caduto l'unico argomento storico in favore della tradizione. Da alcuni storici è identificato con Paolo esarca di Ravenna. ...
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Storico e archeologo (Trieste 1805 - ivi 1872); si dedicò allo studio della storia regionale istriana, contribuendo così al ridestarsi della coscienza della comunità storica fra Istria e Italia. Col Codice [...] di tutto il materiale documentario sull'Istria, e con la pubblicazione degli statuti delle principali città (Rovigno, Parenzo, Cittanova, Buie, Pirano, Trieste), pose le basi per una ricostruzione scientifica della storia e delle istituzioni istriane ...
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Teologo e letterato (Zara 1732 - Lesina 1799); domenicano, prof. di esegesi biblica a Siena e a Pisa. Durante il suo soggiorno in Toscana condusse vita molto licenziosa e fu amico del Casanova. Fu inoltre [...] improvvisatore. A Fortunata Fantastici Sulgher dedicò la traduzione della Morte d'Abele di S. Gessner (1775). Divenuto vescovo (di Cittanova dal 1776, quindi di Lesina dal 1784), mutò vita e si impegnò in opere di riforma morale ed economica della ...
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