GALBAIO
Roberto Cessi
. Il cognome Galbaio è attribuito, con poco affidamento di attendibilità, a tre dogi di Venezia, vissuti nella seconda metà del sec. VIII. Maurizio è elevato in Malamocco al seggio [...] ducale per conciliare le discordie fra Cittanova e Malamocco. A Maurizio si deve la fondazione del primo nuovo episcopato lagunare di Olivolo, che è il primo passo della riorganizzazione della chiesa veneziana: col figlio Giovanni, associato al ...
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PISANI
Mario Brunetti
. Cospicua famiglia patrizia veneziana, d'incerta origine, perché la provenienza da Pisa, affermata da alcuni genealogisti, è dedotta dal nome stesso. Sono ricordati i Pisani nel [...] cosiddetto Chronicon Altinate (Origo Civitatum Italiae seu Venetiarum) fra le antiche famiglie tribunizie, passate da Eracliana (Cittanova) a Rialto. Appaiono dediti fin dai tempi più remoti al commercio, e particolarmente a quello delle pelli. In ...
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Storico e archeologo (Trieste 1805 - ivi 1872); si dedicò allo studio della storia regionale istriana, contribuendo così al ridestarsi della coscienza della comunità storica fra Istria e Italia. Col Codice [...] di tutto il materiale documentario sull'Istria, e con la pubblicazione degli statuti delle principali città (Rovigno, Parenzo, Cittanova, Buie, Pirano, Trieste), pose le basi per una ricostruzione scientifica della storia e delle istituzioni istriane ...
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Teologo e letterato (Zara 1732 - Lesina 1799); domenicano, prof. di esegesi biblica a Siena e a Pisa. Durante il suo soggiorno in Toscana condusse vita molto licenziosa e fu amico del Casanova. Fu inoltre [...] improvvisatore. A Fortunata Fantastici Sulgher dedicò la traduzione della Morte d'Abele di S. Gessner (1775). Divenuto vescovo (di Cittanova dal 1776, quindi di Lesina dal 1784), mutò vita e si impegnò in opere di riforma morale ed economica della ...
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TOMASINI, Giacomo Filippo
Giuseppe Trebbi
TOMASINI (Tommasini), Giacomo Filippo. – Nacque a Padova, da Giacomo e da Ippolita Panizzola il 17 novembre 1595.
La famiglia, che pure vantava antiche origini [...] Alga, Utini 1642), che furono presentati solennemente al doge e al Collegio il 26 aprile 1643.
Tomasini fece il suo ingresso a Cittanova il 2 dicembre 1643. A partire da allora e fino al 1654 alternò la residenza in diocesi da dicembre a maggio con ...
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TEGALLIANO, Marcello detto Tegalliano
Marco Pozza
– Nato nella seconda metà del VII secolo, di lui si ignorano sia gli ascendenti che il luogo di nascita, mentre il cognome con cui è convenzionalmente [...] e religioni nelle origini di Venezia, in Id., L’età longobarda, IV, Milano 1968, p. 523; C.G. Mor, Sulla «terminatio» per Cittanova-Eracliana, in Studi medievali, s. 3, X (1969), 2, pp. 465 s., 476, 479-481; A. Carile - G. Fedalto, Le origini di ...
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ERACLEA VENETA (Heraclia; Civitas Nova; Civitas Nova Eracliana)
P. Tozzi – M. Harari
Città che, secondo le antiche Cronache venete, sarebbe stata fondata su un'isola della laguna da profughi della romana [...] at Eraclea, in Current Research in Italy, Londra 1988, p. 11 s.; H. Blake, A. Bondensan e altri, Cittanova Heraclia 1987: risultati preliminari delle indagini geomorfologiche e paleogeografiche, in QuadArchVen, IV, 1988, p. 112 ss.; P. Tozzi ...
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DOVARA (Dovaria, Doara, Duera), Buoso da
Ernst Voltmer
Figlio di Girardo "de Clochaferis", fu il principale esponente della nobile famiglia cremonese, con ampie ramificazioni genealogiche e vasti possedimenti, [...] "barbarasi", la parte ghibellina di Cremona, ma anche dei suoi buoni rapporti col gruppo dei mercanti e col popolo guelfo di Cittanova, il D. cercò, prima come alleato, poi come avversario di Ezzelino da Romano e di Oberto Pelavicino, di estendere la ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] e dispersi (178). Nelle loro puntate, avide di bottini e non di conquiste, gli ungari avevano colpito sicuramente la zona tra Cittanova, Equilo e Fine, nonché (a sud) Cavarzere e Chioggia, mirando poi da lì, per la solita via dei lidi, verso il ...
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PAOLUCCIO, Anafesto, doge di Venezia
Roberto Cessi
La tradizione tarda gli attribuì un nome, Anafesto; quella più remota ravvisò in lui il primo doge veneziano. Sopra la prima non è il caso d' insistere, [...] è collegata a un presunto patto fra re Liutprando e i Veneziani, attribuito al 714, per la delimitazione dei confini di Cittanova. Ma poiché si può ormai dimostrare che il presunto patto non è mai esistito, anche l'argomento principe, che corroborava ...
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