Imperatore romano (Emesa 204 - Roma 222). Nato da Giulia Soemiade, figlia di Giulia Mesa cognata di Settimio Severo, fu sacerdote del dio Elagabal (donde il soprannome) a Emesa dove Macrino aveva relegato [...] , fu tolto di mezzo, e alcuni tentativi di opposizione furono repressi. Nel 219 E. raggiunse Roma. Introdusse nella città il culto di Elagabal; a corte si circondò di orientali, avidi, raffinati e viziosi; il governo passò quasi interamente ...
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Nome di quattro faraoni della XVIII dinastia.
Amenofi I
(ca. 1545-1524 a.C.) inaugurò la Valle dei Re come necropoli regale.
Amenofi II
(1448-1422 a.C.) portò le armi egiziane fino all'Eufrate.
Amenofi [...] Ekhnaton ("piace ad Aton"), impose l'adorazione di un unico dio, il disco solare Aton, dando il via a una radicale religiosa che però non gli sopravvisse. Fece costruire una nuova città, chiamata Akhetaton ("orizzonte di Aton", odierna Tell al-Amarna ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] l'uomo compie nella pretesa di giustificarsi, ma quelle che Dio compie attraverso di lui mentre lo giustifica, e in tal la difesa della Riforma era nelle mani dei principi e delle città luterani e le sue vicende si intrecciavano con le guerre fra ...
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Termine, coniato nel 1943 dall’americanista P. Kirchhoff, che indica la vasta area geografica in cui si svilupparono alcune tra le maggiori civiltà precolombiane del Nuovo Mondo, tra cui quelle maya e [...] pantheon complesso con divinità peculiari (come il dio pluviale Tlaloc).
La fase arcaica
La sedentarizzazione di questi gruppi il nome di Toltechi, attribuendo loro la fondazione della città di Tula e di un potente impero, nonché il primato in tutte ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] sec.) misero in pericolo l’Impero, ma la resistenza della città di Patrasso e l’azione di Niceforo I contribuirono a risolvere della figura di un dio supremo, altamente preminente sulle altre divinità, già ravvisabile nel dio «autore del fulmine» ...
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Letteratura e Vita civile
Niccolò Machiavelli è l’autore della prima uscita della collana che la Biblioteca Treccani, forte del successo dell’Enciclopedia Dantesca, ha deciso di offrire ai propri lettori [...] è infatti in lui una critica profonda allo Stato-città italiano in cui la città domina sul contado. Questo è chiarissimo nei discorsi che essa prescrive. La religione lega l’uomo a Dio ma lega soprattutto gli uomini tra loro secondo Machiavelli. ...
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Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] dei castellani e dei milites. Grazie anche al Movimento della pace di Dio, si mise però in moto (10°-11° sec.) un processo di . L’imposizione dell’autorità del principe o della città dominante avvenne attraverso una serie di concessioni che finirono ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] nelle grotte; erano venerati gli spiriti della natura, un dio solare (Neto), divinità lunari e stellari.
Le lingue degli l’arrivo dei Greci i villaggi primitivi si trasformarono in città con strade, abitazioni e cinte murarie di più raffinata tecnica ...
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(ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente [...] dotata in seguito dai re Acab e Geroboamo II di imponenti fortificazioni, la città di Samaria, capitale della S. al tempo del regno d’Israele, sostenne a del Taheb, riformatore che instaurerà il regno di Dio sulla terra per 1000 anni. La liturgia si ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] Nei testi cuneiformi, il nome Akkad designa sia la città sia la regione settentrionale della bassa Mesopotamia, in opposizione dei titoli di ‘re delle quattro regioni del mondo’ e ‘dio di Agade’, espressioni del potere raggiunto dal regno degli A.; ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...