. È la piccola città, fortezza e palazzo insieme, che gli ultimi principi musulmani della Spagna, i Naṣridi o Banū 'l-Aḥmar (1232-1491), costruirono fra il secolo XIII e il XIV sul colle che domina da [...] porte almohadi, e in generale le porte di molte fra le città musulmane d'Oriente e d'Africa: una forma dettata dalla naturale : Lā ghālib illā Allāh "non v'è altro vincitore che Dio".
Del resto, molti altri elementi ancora di questa decorazione di ...
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SENOFONTE (Ξενοϕῶν, Xenŏphon)
Arnaldo Momigliano
Storico e moralista ateniese. Figlio di Grillo e di Pandora, del demo di Erchia, appartenente a famiglia della classe dei cavalieri, dunque aristocratico.
Un [...] fatto bene ad accettare l'invito, bensì a quale dio sacrificando avrebbe compiuto meglio il viaggio. Socrate dovette comprendere difficoltà dell'avanzata gli si affacci in mente di fondare una città nuova, di cui è sottinteso che egli debba essere lo ...
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LEBBRA (lat. lepra; fr. lèpre, ladrerie; sp. mal de San Lázaro; ted. Aussatz; ingl. leprosy)
Jader CAPPELLI
Cesare SIBILLA
Malattia infettiva, trasmissibile, a decorso cronico con esito generalmente [...] di abiti speciali, dovevano starsene fuori dalle porte delle città, lontani dai mercati e da ogni ritrovo pubblico, costretti ed episodî della pandemia che, come un flagello di Dio, aveva colpito l'umanità, dovevano fornire ispirazioni artistiche a ...
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Poeta inglese nato tra il 1340 e il 1345 morto nella seconda metà del 1400 (la data 25 ottobre sulla tomba in Westminster Abbey fu posta da Nicholas Brigham nel 1556, s'ignora con quale fondamento; in [...] di Venere (descritto sul modello del Teseida), e dove regna Natura, vicaria di Dio (qui la fonte è il Planctus Naturae di Alanus de Insulis). È il 14 di certi pellegrini in persone note nell'ambiente della città di Londra e della corte.
La cornice dei ...
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. Nome dato, per la prima volta dal Bleek nel 1862, in base a criterî linguistici, ai popoli che occupano quasi tutta l'Africa negra a sud del Golfo di Guinea e dei grandi laghi equatoriali (v. la tavola [...] Si concepisce una specie di regno dei morti, e talora un dio dei morti che vi presiede. Il totemismo è più o meno rappresentato Geheimbünde Afrikas, Halle 1898; M. L. Lurat, Bantu Folk-lore, Città del Capo 1906; E. L. Hartland, art. Bantu, in ...
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SELINUNTE
Giorgio Gullini
(XXXI, p. 324)
L'insediamento sulla costa sud-occidentale della Sicilia, tra Capo Granitola e Capo S. Marco, è noto soprattutto per i resti monumentali della colonia greca, [...] un'amplissima zona e dovette durare per tutto il periodo di vita della città fino alla fine del 5° secolo a.C. (la distruzione di S del tempio G, è nominato Phobos, il terrore, il dio della guerra civile, che dovrebbe essere perciò la divinità del ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] di scrofole quasi fiducioso nel suo potere taumaturgico di guarirli ("Dio ti guarisca, il re ti tocca"), e il principe Ricci; a Pisa, l'università di Vincenzo Palmieri; è in queste città che si compie lo sforzo più organico per creare, attraverso un' ...
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Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] il nome ricorre nella forma (alu) Dumashqa e vi si legge che la città è situata nel paese di Ubi. In assiro il nome ha due forme , il santuario di Giove Damasceno. Il tempio era dedicato al dio Hadad (identificato con Zeus, poi con Giove) e alla sua ...
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Come Apollo fu la massima divinità solare dei Greci, così A. fu la divinità lunare per eccellenza; altre dee i Greci ravvicinarono alla luce dell'astro notturno (come, per esempio, Era ed Ecate), ma nessuna [...] che veglia su coloro che amministrano la giustizia; come tale venerata nelle città e nei fori con gli epiteti di 'Αγοραία ed Εὔκλεια.
Ad A Alfeo, narrando il mito che essa era stata amata da quel dio fluviale; al posto di A. subentrò poi, nella saga, ...
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Il più popolare degli eroi greci, oggetto d'un grandissimo numero di miti. Zeus, invaghitosi di Alcmena moglie di Anfitrione, ne inganna l'onestà presentandosi sotto le spoglie del marito assente. Era, [...] i miracoli del dio di cui ricorreva la festa; e a seconda della potenza politica della singola città o della quello che l'artista sicionio fece per l'agorà della sua città.
A Lisippo si debbono altresì riportare altre immagini, che rappresentano ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...