Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] della celebrazione liturgica. Ben presto, nell'Africa del Nord, si diffuse presso i chierici l'uso di leggere durante l'ufficio un a partire dal sec. 7°, la Vergine, protettrice della città, appare già raffigurata attorniata da un folto gruppo di ...
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BONELLI, Michele
Adriano Prosperi
Nato a Bosco, presso Alessandria, il 25 nov. 1541 da Marco e Domenica Giberti, gli fu imposto il nome di Antonio, probabilmente in onore dello zio della madre, Antonio [...] il 30 settembre (lettera al papa, ibid). Qui si era già diffusa la notizia della legazione, i cui scopi l'ambasciatore veneziano Leonardo Donà centenario dalla fondazione(1564-1964). Studi e ricerche, Città del Vaticago 1964, p. 260; Archivio di Stato ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] nondimeno, in modo tale che il pontefice dell'altra città si rechi nella città in cui vi è un vescovo da consacrare, pontificato P. si era scontrato con un'opposizione quasi universalmente diffusa. I suoi avversari, in attesa che si chiarisse la ...
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Protestantesimo
HHeinz-Horst Schrey
sommario: 1. La fine dell'eurocentrismo e le sue conseguenze per il protestantesimo. 2. Mutamenti di struttura nel protestantesimo tedesco. 3. Le due correnti principali [...] .000 persone; la terza Giornata, organizzata nella stessa città nel 1977, fu preceduta da varie manifestazioni (evangelizzazione alle Giornate della Chiesa evangelica), e nel 1970 fu diffusa la Dichiarazione di Francoforte sulla crisi di fondo della ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] nel 1289, era divisa in due navate secondo uno schema diffuso in tutta l'area culturale tedesca. Tale schema è legato e l'Ordine delle Clarisse. Il complesso fu eretto alle porte della città a partire dal 1326, per volere del re Giacomo II il Giusto ...
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Liberio
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 37, la cui informazione, per altro, risulta in complesso largamente inattendibile, lo dice "natione Romanus, ex patre Augusto". Quando venne a mancare [...] di Dio nella sostanza del Padre, e questo diffuso malcontento aveva favorito una reazione che lo stesso accolto entusiasticamente al suo rientro. Felice ritenne opportuno abbandonare la città, ma più tardi fece il tentativo di impadronirsi con ...
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FIAMMA (Flamma, de Flama), Galvano
Paolo Tomea
Nacque verosimilmente in Milano, sul cadere dell'anno 1283 come egli stesso riferisce nella Chronica parva (ed. Reichert, p. 102). Si ignorano i nomi e [...] antichità e nobiltà a Pavia, da quel momento, per amore della sua città, si dedicò tutto alla lettura e allo studio delle cronache.
Il 12 superstite, si rinvia per due volte al racconto più diffuso fatto dall'autore in una "Cronica maior"; sarebbe ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] offrendo appoggio ai piedi di Cristo nel sarcofago di Giunio Basso (Città del Vaticano, Tesoro di S. Pietro). Nel primo caso si coelesti hierarchia, essa sembra essere indiscutibilmente la più diffusa, sia pure con tutte le varianti possibili ( ...
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ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] per l'Italia, l'a. in argento nella cattedrale di Città di Castello, donato da Celestino II nel 1144, con il mentre ai lati si dispongono scene della loro vita. Tale modello si diffuse ulteriormente in Spagna nel corso del 14° secolo; ne sono esempio ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] o categoria assumente a predicato la c.d. attività estetica diffusa, o in modo specifico ciò che la modernità ha F. Eiximenis, Estetica medioevale dell'eros, della mensa, della città, Milano 1986; C. Martello, Simbolismo e neoplatonismo in ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...