CORNER, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 16 nov. 1579, terzogenito (ma i primi due figli morirono in tenera età) di Giovanni di Marcantonio e di Chiara Dolfin di Lorenzo. La famiglia, che [...] quale peraltro non rimase a lungo. Seguendo una tradizione assai diffusa tra i giovani patrizi veneziani, il C. infatti si soggiorno di Vidor a quello che gli poteva offrire una città devastata dalla peste; qui egli giunse soltanto il 27giugno 1632 ...
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DEL POZZO, Simone
Salvatore Fodale
Nacque nella prima metà del sec. XIV da famiglia messinese, ma abitante a Castroreale. Entrato a Messina nell'Ordine dei frati predicatori, passò in seguito nel convento [...] . operò in connessione e in appoggio agli Alagona, signori della città e delle terre circostanti. Al vicario Artale il D. rinnovò la Un altro intervento noto del D. fu contro la pratica diffusa nel clero di recare per via l'eucarestia nelle case ...
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LODRONE (Lodron), Paride
Vittorio Mandelli
Nacque nel palazzo di famiglia a Castelnuovo di Noarna di Nogaredo, nel Trentino, il 13 febbr. 1586, primogenito di Nicolò di Paride, appartenente al ramo [...] parte delle truppe ancora acquartierate - sfruttando la diffusa credenza che l'aria malsana causasse il sorgere del Schall e Itzling, rendendola disponibile per l'ampliamento della città. La vittoria delle armate cattoliche sulle svedesi a Nördlingen ...
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LAURO, Vincenzo (Laureo, Lauri)
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Tropea il 28 marzo 1523 da Antonio e da Raimonda Migliarese. La famiglia apparteneva a un ramo della casata dei Sanseverino; dei sei [...] ginevrina e mantenevano rapporti intensi e stretti con la città, la cui perdita non fu mai accettata dai duchi dell'ortodosso "car'" Ivan IV - di cui parla diffusamente e positivamente nella sua Relatione di Polonia (Roma, Biblioteca Vallicelliana ...
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DOMENICO da San Gimignano
Diego Quaglioni
Nacque a San Gimignano (prov. di Siena) intorno al 1375, da Bartolo Mainardi.
Sono poche e incerte le notizie biografiche intorno a questo canonista fra i principali [...] Decretalium, che sono certamente l'opera maggiore e più diffusa di D., si presentano così - per usare : la biblioteca agostiniana di S. Maria del Popolo, in Un pontificato ed una città: Sisto IV (1471-1484). Atti del Convegno, Roma, 3-7 dic. 1984 ...
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ADAM, Ognibene (Salimbene) de
Raoul Manselli
Figlio di Guido e di Iumelda de Cassio, nacque a Parma il 9 ott. 1221. Entrato nell'Ordine francescano il 4 febbr. 1238 a Parma, venne accolto dallo stesso [...] iniziò, per tornare in patria, una serie di spostamenti di città in città, di cui ci restano vividi ricordi nella Cronica,come a opere di Gioacchino da Fiore, di cui accettò l'interpretazione diffusa in seno all'Ordine francescano.
A questi studi, che ...
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CINGARI, Alfonso
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 ott. 1748 da Giovanni Battista, rinomato medico, e da Eleonora Santini, figlia del medico Gian Maria. A sette anni venne inviato dai genitori [...] essendo frattanto morto nel 1768 lo zio vescovo. Nella città natale fece una vita ritiratissima, tutta dedita alla preghiera di anticurialismo) e quello di accodargi alla diffusa opera di propaganda controrivoluzionaria che infuriava in tutto ...
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FRANGIPANI, Ottavio Mirto
Stefano Andretta
Nacque a Napoli da Silvio Mirto e Laura della Gatta l'11 apr. 1544. L'avvio promettente dello zio Fabio Mirto nella carriera ecclesiastica, già vescovo di [...] confronti del mondo riformato ben interpretando una diffusa esigenza di convivenza e tolleranza confessionale in K. Jaitner, I-II, Tübingen 1984, ad Indicem; S. Muzzi, Annali della città di Bologna…, VI, Bologna 1844, pp. 580 s.; M. Gastout, Un aspect ...
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GUARNA, Romualdo
Massimo Oldoni
Nacque da una nobile famiglia salernitana nel primo quarto del XII secolo. Il G. partecipò della stagione più florida della Scuola medica di Salerno, fu medico egli stesso [...] quotidiani o di eventi bellici. Una complessiva elegantia diffusa lungo l'intera narrazione accompagnata da una perspicuitas , i Veneti, i Cremonesi, i nobili, il popolo delle città…: brulica inaspettatamente il mondo del G. e lo scrittore rivela una ...
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FARNESE, Francesca (al secolo Isabella)
Stefano Andretta
Nacque a Parma il 6 genn. 1593 dal duca Mario del ramo farnesiano di Latera e da Camilla Meli Lupi dei marchesi di Soragna. Affidata alla nonna [...] staccato l'affetto dalla robba". Seguendo i dettami di una diffusa cultura mistica, si diede a praticare l'orazione mentale e ad fondazione di un convento di clausura nella sua città. Incontrò Giacinta Marescotti, fu attivissima presso le nobildonne ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...