Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] Agricola, il cui insegnamento era particolarmente operante anche nelle città belghe, dove questo maestro, costretto a vivere lontano che il metodo attribuito ad Aristotele e, comunque, diffuso dai suoi discepoli, era del tutto inefficace, proprio ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] 26 carte regionali più il mappamondo, che è la più diffusa, proprio grazie alla fortuna occidentale del codice dello Strozzi; dove si trattenne sino al febbraio del 1461. In questa città conobbe il celebre astronomo Georg von Purbach, che convinse a ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] del famoso dialogo d'amore II Raverta, a riprova di una convinzione diffusa tra i letterati del momento (e in parte accolta dal Cattaneo): essere, cioè, Venezia la sola città dove si può vivere dignitosamente e scrivere liberamente; e poiché il ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] primavera di quell’anno nel discorso tenuto a Roma, e cioè che Costanzo, «nonostante un’opinione diffusa, [non avrebbe permesso] che la fortuna della nostra città finisse con [suo] padre»67. Al contrario, è assai probabile che egli non solo fosse al ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] rendere innocuo un drago che ogni giorno mieteva vittime nella città di Roma, adirato perché, a partire dalla conversione una o dall’altra opera, ma si può constatare la presenza diffusa di alcuni nuclei narrativi in un certo tipo di letteratura, il ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] positivo o negativo, qui non importa) della più diffusa teoria dell'arte. Un realismo artistico è dunque oggi ) - e Amidei, che fu il più assiduo collaboratore di Rossellini (da Roma città aperta e Paisà, 1946, a Viva L'Italia!, 1961). Ad Amidei e al ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] assumere il suo giudizio come espressione di un'opinione largamente diffusa, anche se di parte. Traspare insomma da Andrés, meglio di studio e di ricerca, ma anche perché in quella città esiste un Istituto delle scienze che continua, nel Settecento, ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] il numero dei contributi, che è elevato e mostra un diffuso interesse verso la memoria scritta dei fatti umani, in secondo fatti d'arme, in genere di scarso peso, combattuti contro le città sue avversarie. L'unica fonte che davvero sia in grado di ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] suo destino. Ché l’esistenza del letterato vagante di città in città, con costanti preoccupazioni di salute e di clima, e di svenevole: essendo piuttosto da porsi in relazione alla diffusa moda illuministico-romantica che, dopo Rousseau, così usava ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] in Italia e nell'Europa romanizzata dal municipio-città e dall'Impero-civiltà, siccome avrebbero poco di tutt'oggi forse l'unico libro italiano di filologia classica tradotto e diffuso in più lingue straniere, e l'opera troppo breve di questi maestri ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...