L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] dalla metà degli anni '20. "Tra le grandi città [...] Venezia è la città che ha" all'epoca "più preti in rapporto alla negozio" riguardava unicamente "cose canoniche". Tra i patrizi era diffusa la convinzione che, dati gli sviluppi dell'affare, l ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] presso Forlì al comune di Firenze: era opinione diffusa che l'obiettivo finale del comune toscano fosse , p. 67. Un cenno in Sante Bortolami, Una chiesa, una città: le origini del Duomo di Pordenone tra spirito civico e sentimento religioso, ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] . Le strutture istituzionali erano comuni a quelle di gran parte delle città europee, riassunte da un lato dalla bottega artigianale, dall'altro dalla presenza di un diffuso lavoro a domicilio (das ganze Haus), organizzato tradizionalmente dal ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] da quei medici che avevano compiuto la scelta, allora molto diffusa, di non sposarsi (93). Oltre a tutto, era assai nel 1527 a Venezia, ma entrò nel 1529 nel collegio medico di Verona, città di cui il padre era originario (ibid., pp. 85-86).
81. A ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] pace tranquilla ed attiva [...] negli Stati veneti si diffuse un'intensa curiosità di ῾gusto', per cui le pp. 199-233.
286. Nelli-Elena Vanzan Marchini, La follia, una nave, una città. Storia di pazzi e di pazzie a Venezia nel '700, Mira 1981; Ead., ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] -101, 22 agosto 1432.
26. Sul tema in generale del rapporto tra città e Stati nel tardo medioevo e nella prima età moderna cf. Giorgio Chittolini gravità con il rito cominci a diventare una pratica diffusa solo a partire dall'ultimo decennio del XVI ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] il quale affermò che nei primi tempi di Roma la città era abitata dai patres e dai loro clienti, mentre la , almeno implicitamente, capacità di rinnovamento.
È questa mentalità diffusa a riflettersi nell'uso del termine durante la Rivoluzione francese ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] ad tuendam ecclesiam», aggiungeva, tuttavia, che la Chiesa, diffusa per tutta la terra, ha sottomesso al suo potere Nacci, Origini, sviluppo e caratteri del jus publicum ecclesiasticum, Città del Vaticano 2010.
8 In ambito protestante, a partire da ...
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Innocenzo XI, beato
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Livia Castelli di Gandino. La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - la [...] ancora si premurò, come già aveva fatto in passato, lasciando la città e rifugiandosi per dieci mesi a Capranica e nel Cimino (per quanto 39-42v - che pare esprimere con efficacia i sentimenti diffusi nel livello più alto della popolazione e che pure ...
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Organizzazioni internazionali
Ennio Di Nolfo
Sommario: 1. Organizzazioni internazionali politiche a carattere globale. 2. Organizzazioni internazionali economiche a carattere globale. 3. Organizzazioni [...] più sufficiente di fronte a una minaccia che appariva tanto diffusa. Così, attraverso una serie di Consigli atlantici, tra non solo tutti gli Stati europei, compreso lo Stato della Città del Vaticano, ma anche il Canada, gli Stati Uniti e ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...