Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] e alternano a depositi alluvionali e quasi arrivano a congiungersi nel sito della città, dove, fra le une e le altre, si incunea il Tevere, di molti edifici (Tabularium sul Campidoglio), e si diffuse un desiderio di fasto nelle domus signorili (casa ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] di G. Duby, I-II, Paris 1980; A.I. Pini, Dal comune città-stato al comune ente amministrativo, in Storia d'Italia, a cura di G. Heers, 1984; Ward-Perkins, 1984; Guidoni, 1991).È convinzione diffusa che, a partire dal sec. 4° e con maggiore intensità ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] mondo moderno non è un mondo politico come quello della città antica. L’importante è che in esso l’individuo possa si rimette al parere dei più. Questa argomentazione, assai diffusa nelle correnti analitiche contemporanee, è un elogio della politica ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] di m., la monogamia è di gran lunga la più diffusa tra tutti i gruppi umani; fatto senza dubbio determinato in caso che all’aspirante sposo fosse stato concesso tale privilegio dalla città della sposa (epigamia). L’uomo era in genere assai più libero ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] colonie greche del bacino orientale dell’Egeo (Cizico, Efeso, Focea ecc.), si diffuse rapidamente nelle isole e nella madrepatria dove, alla metà del 6° sec., le città più importanti avevano proprie serie monetali: allo scorcio del secolo si sviluppò ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] abitazioni congiunte; l’unione di più gruppi domestici coresidenti può costituire un villaggio, mentre la città, in senso proprio, non era molto diffusa nelle culture sulle quali, un tempo, si soffermava l’attenzione degli etnologi, anche se occorre ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] vita a un enorme numero di persone. Non solo: la città è al tempo stesso il luogo nel quale si originano gravi è sensibilmente cresciuto l’uso forestale (+20%) e si sono fortemente diffusi i terreni incolti e in via di rimboschimento (+72%). Altri ...
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Contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, a opera di batteri o altri agenti, in particolare rifiuti di produzioni industriali.
Ecologia
Generalità e classificazioni
L’espressione i. ambientale [...] di un lago (i. termico). Anche l’i. acustico, da rumore, nelle città e nei complessi industriali, è un tipo d’i. fisico, come pure l . Una gran parte di questi radionuclidi è stata diffusa sulla Terra a seguito delle esplosioni nucleari, in specie ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] Antichità classica
In Grecia la s. fu in origine relativamente poco diffusa, e gli schiavi erano di norma trattati, come risulta dai duro nelle miniere e nei lavori agricoli, migliore nelle città e presso i privati; talvolta il padrone affidava allo ...
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Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.
Diritto
Cenni sulla d. antica
La d. in Grecia. [...] . nel suo significato letterale ha per referente la polis (la città-comunità), la d. dei moderni si organizza in uno Stato ‘limitata’ (d. d’élite) allo Stato sociale di d. ‘diffusa’ (d. di massa). R. Dahl pone alla base di questo processo ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...