GERARDI, Alberto
Rosalba Zuccaro
Nacque a Roma il 18 ag. 1889 da Antonio e da Adelaide Lilli. Sin da giovanissimo apprese la lavorazione dei metalli nella bottega paterna, erede di una attività condotta [...] i volumi con accenti di contenuto arcaismo e con una diffusa vibrazione luministica. La Cista in rame battuto a martello , donata dai Romani al pontefice, quale "salvatore della città". Nel 1949 fu membro della commissione esaminatrice del concorso ...
Leggi Tutto
GIROSI, Franco
Giovanna Cassese
Nacque a Napoli il 4 ott. 1896 da Alfredo, pittore, e da Marianna Cossovich. Il nonno Giovanni, operoso a Napoli tra la prima e la seconda metà del secolo, si era dedicato [...] suo stile, come masse, architettura e una drammaticità diffusa. Nel 1929 espose all'Internazionale d'arte di Filippo De Pisis e aveva preso parte attiva alla vita artistica della città per alcuni mesi. Nel 1934 espose alla II Mostra d'arte coloniale ...
Leggi Tutto
GIAROLA, Antonio, detto il Cavalier Coppa
**
Figlio di Giacomo, nacque a Verona intorno al 1597.
I tentativi, peraltro suggeriti con cautela (Guzzo, p. 99), di identificare il padre con un Giacomo Giarola [...] p. 75). La notizia è stata per la prima volta diffusa da Zannandreis (p. 264), il quale si dimostra fonte a Bologna quando, nel gennaio del 1636, ricevette dal Consiglio della città di Verona la commissione della Pala della peste per la cappella ...
Leggi Tutto
LIBERI, Pietro
Alberto Crispo
Nacque a Padova il 15 apr. 1614 da Giuseppe e da Maddalena Rossi, secondo Gualdo Priorato (1664, p. 1); ma se si dà credito all'atto di morte del 18 dic. 1687, in cui il [...] a una pratica di falsificazione, peraltro assai diffusa in ambito veneziano.
Agli anni immediatamente successivi rimasto soltanto l'Evadne e Capaneo dell'Alte Pinakothek della stessa città (Kultzen). Grazie ai ricchi proventi della sua attività, il ...
Leggi Tutto
LASINIO, Carlo
Valeria Di Piazza
Figlio di Gian Paolo, giureconsulto, nacque a Treviso il 15 febbr. 1759. Secondo quanto riferisce Federici, suo primo biografo, dopo aver studiato pittura all'Accademia [...] a puntinato, pubblicata a Parigi presso Darbì e molto diffusa anche in Italia. Al nucleo originario, probabilmente composto , X (1978-82), 1, pp. 51-57; E. Manzato, Treviso città d'arte, Treviso 1982, pp. 128-130 (per Basilio); F. Borroni Salvatori ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Ser Giovanni, detto lo Scheggia
Laura Cavazzini
Nacque nel 1406 a Castel San Giovanni (l'odierna San Giovanni Valdarno), secondogenito di Jacopa e del notaio Giovanni; di cinque anni maggiore [...] . fosse Vittorio, ben presto cambiato (secondo una prassi piuttosto diffusa in Toscana) in seguito alla morte del padre, avvenuta nell nel 1469.
La camera del Magnifico dovette certo spiccare in città per il lusso e la ricchezza dei decori, ma non ...
Leggi Tutto
PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] e datate.
Riprendendo una tipologia di pala agiografica piuttosto diffusa in Sicilia (Russo, in Russo - Vicari, 2007, 302 s.).
Non mancarono al pittore commesse provenienti anche da città della Sicilia orientale. A Messina, perduta la Madonna del ...
Leggi Tutto
LONGHI, Alessandro
Francesco Sorce
Nacque il 12 giugno 1733 a Venezia, primogenito del pittore Pietro Falca, detto Longhi, e di Caterina Maria Rizzi (Vio, 1993, p. 163). Intrapresa la carriera artistica [...] il commediografo, già in rapporti di cordialità con Pietro Longhi, lasciasse la città lagunare nel 1762.
Fu pagato il 5 dic. del 1759 il Pallucchini (1995, p. 437), contrariamente all'opinione diffusa che lo ritiene di periodo più avanzato, dovrebbe ...
Leggi Tutto
LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] il L. che iniziò a lavorare sempre più frequentemente anche per la città di Lucca e i suoi dintorni. Nel 1681 firmò l'altare in marmi dall'architetto Domenico Martinelli. Seguendo una moda assai diffusa a Roma, il cardinale decise di porre nell' ...
Leggi Tutto
PENNA, Agostino
Rita Randolfi
– Nacque a Roma il 12 agosto 1728 da Stefano, bolognese e suonatore di violoncello, e da Rosa Coterla, figlia del savoiardo Giovanni, dimoranti nel circondario della parrocchia [...] animali di stucco delle tre fontane secentesche del giardino del palazzo di città dei Borghese e, ancora, tra il 1774 e il 1775, sulle La fama di Penna quale abile restauratore si era diffusa nel frattempo, come prova la testimonianza del 1778 di ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...