SAHEL
A. Bonanni
(arabo classico Sāḥil)
Toponimo frequentemente utilizzato in Africa per indicare le pianure costiere (letteralmente 'litorale'), che conosce numerosi impieghi regionali, prevalentemente [...] costieri si assistette infatti a una più diffusa distribuzione degli insediamenti nell'entroterra - dimore Fatimidi deve essere ricordata quella di Mahdia (v.), edificata come città palatina tra Susa e Sfax e divenuta capitale dell'Ifrīqiya nel ...
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IPPODAMO DI MILETO
F. Castagnoli
(῾Ιπποᾒδαμος; Hippodāmus). − Urbanista greco del V sec. a. C. Figlio di Eurifonte, originario di Mileto, doveva essere già affermato come architetto quando gli fu affidata [...] nell'età arcaica e anzi già nella età micenea (per non parlare del mondo orientale) si trovano città disposte su assi ortogonali; pertanto l'opinione più diffusa è che l'opera di I. vada limitata a quella di un fortunato teorizzatore. Altri invece ...
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CONTI, Arturo
Gianluca Kannès
Nato a Livorno da Enrico e da Maria Martolini il 2 agosto 1823, conseguì a Pisa nel 1845 il dottorato in matematiche applicate e frequentò con particolare interesse i corsi [...]
Quando morì, a Livorno il 27 nov. 1900, era diffusa l'opinione che la sua opera fosse rimasta largamente al di lavori.
Fonti e Bibl.: G. Piombanti, Guida stor. ed artistica della città e dei contorni di Livorno, Livorno 1873, p. 271; Ricordi di ...
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URNES
P.J. Nordhagen
Chiesa che sorge isolata poco lontano dal villaggio di Solvornsgalden, nella Norvegia occidentale (prov. di Sogn og Fjordane), e che costituisce un eccezionale esempio della tipologia [...] in pietra, nella sua fase più sviluppata, si era diffusa nella Scandinavia.La critica più recente ha però ribaltato questo orientamento un gruppo di stavkirker espressamente costruite nelle città per committenti regali o aristocratici, desiderosi di ...
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FLUVIALI, divinità
H. Sichtermann
Tanto in Grecia quanto in Italia le divinità fluviali occupano il primo posto tra le personificazioni delle forze della natura e tra gli dèi locali; sebbene legato [...] taurine. Il corpo taurino con viso umano è particolarmente diffuso sulle monete dell'Italia meridionale o della Sicilia; è , Erice, Motye e Panormo presentano una figura canina; nella città frigia di Laodicea assume la forma di cinghiale e di lupo ...
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DALLE VACCHE, Vincenzo
Sergio Guarino
Intarsiatore veronese, nato probabilmente intorno al 1475, entrò come novizio nell'Ordine dei monaci olivetani nel 1492, compiendo poi la sua professione il 18 [...] intarsiatore portarono di frequente il monaco olivetano lontano dalla città natale in cui, comunque, ritornò a varie riprese simbolo di morte), accostato qui alla tematica musicale, diffusa nell'ambiente veneto, e all'astrologia. La fortuna ...
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De Santis, Pasqualino
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fondi il 24 aprile 1927 e morto a L′viv (Ucraina) il 23 giugno 1996. Fratello minore del regista Giuseppe De Santis, è stato un [...] riprese di Salvatore Giuliano (1962) e di Le mani sulla città (1963). Dopo la scomparsa di Di Venanzo firmò così le con il bianco e nero, attraverso l'uso della luce diffusa, riducendo ulteriormente la quantità di energia luminosa messa in gioco ...
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Vedi NAPOLI dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAPOLI (v. vol. v, pp. 332-339)
A. de Franciscis
Topografia. - Nuovi scavi e ricerche hanno portato altri documenti per la topografia della città antica.
Altri [...] alla migliore conoscenza di una così importante città antica. Sarebbe anche molto interessante poter gettar 451) che il costituirsi del museo debba datarsi nel 1822 e che una diffusa e nota incisione sia di quest'epoca e ne illustri la nascita: in ...
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BAUDO, Luca (Luca da Novara)
Gian Vittorio Castelnovi
Figlio di Ambrogio; non è precisabile se questo pittore fosse nativo oriundo di Novara; comunque se ne ha notizia soltanto a Genova a partire dal [...] e 1503 mostrano il B. impegnato in altri due dipinti per la medesima città: una Madonna del Rosario per la chiesa di S. Domenico e una Madonna e monumentali, mentre la vivacità della diffusa illuminazione e della contrastata cromia cede sempre ...
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OPICINO de Canistris
M. Camille
Storico, ecclesiastico, miniatore e calligrafo, nato nei pressi di Pavia il 24 dicembre 1296 e attivo principalmente ad Avignone come scrivano nella Penitenzieria apostolica.Autore [...] s. Marta, la Tarasque, che, diffusa nella Francia meridionale, faceva parte della personale Tozzi, M. David, Opicino de Canistris e Galvano Fiamma: l'immagine della città e del territorio nel Trecento lombardo, in La pittura in Lombardia. Il Trecento ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...