ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] per l'Italia, l'a. in argento nella cattedrale di Città di Castello, donato da Celestino II nel 1144, con il mentre ai lati si dispongono scene della loro vita. Tale modello si diffuse ulteriormente in Spagna nel corso del 14° secolo; ne sono esempio ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] i cui pinnacoli dentellati rimangono ancor oggi visibili qua e là nelle città (la Maison de l'Oeuvre Notre-Dame a Strasburgo ne è il dell'incisione (Maestro ES), uno stile di rude espressività si diffuse per opera di Hans Hirtz e un altro invece più ...
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BEIRA
M.J. Barroca
Regione storica del Portogallo centrale, i cui limiti territoriali hanno subìto nel tempo numerose variazioni. Con la prima suddivisione del Portogallo in regioni amministrative (concelhos), [...] di economia, solidità, nudità e praticità del protogotico diffuso dai Cistercensi è la chiesa parrocchiale di São Martinho sui resti di una villa romana a breve distanza dalla città di Guarda - è caratterizzata da una decorazione di estrema ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] attico alterando l'illuminazione, un tempo diffusa e graduata, dell'interno. Quattro sostegni Belloni, M. Zecchinelli, Como, in Enciclopedia dei comuni d'Italia, I, Le città della Lombardia, Firenze 1987, pp. 1-40; Civiltà di Lombardia. La Lombardia ...
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Cimitero
Anna Laura Palazzo
Il cimitero è il luogo destinato alla sepoltura dei morti. L'etimologia del termine rimanda al verbo greco κοιμάω, "mettere a giacere, a dormire". Dal punto di vista architettonico, [...] , in accordo con l'usanza pagana, sono edificati fuori città, lungo le vie consolari, come il cimitero di san . L'iconografia della 'danza macabra' (cadavere), molto diffusa dal 14° secolo soprattutto nell'Europa settentrionale, abbraccia in ...
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FERRARA
B. Ward-Perkins
(Ferraria nei docc. medievali)
Città dell'EmiliaRomagna, capoluogo di provincia, situata sul Po di Volano, a pochi chilometri a S del Po.Le vicende di F. sono direttamente legate [...] Ottone II nel 967 rese F. al papa; nel 999 la città per intervento di Ottone III fu riassoggettata a Ravenna. Nello stesso anno della ceramica ingobbiata, graffita e invetriata, molto diffusa nell'Italia padana del Quattrocento e Cinquecento, recenti ...
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CUPOLA
E. Galdieri
Tipo di volta a pianta curvilinea (circolare, ellittica, ovoidale) costituita geometricamente dalla superficie generata dalla rotazione di una curva intorno a un asse verticale. La [...] , "Atti del IV Congresso internazionale di archeologia cristiana, Città del Vaticano 1938", II, Roma 1948, pp. 17 1124) in Turchia. Pressappoco nello stesso periodo dall'Iraq si diffuse l'uso di alte coperture piramidali, a muqarnas rovescio, ...
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VICENZA
G. Lorenzoni
(lat. Vicetia)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione.
Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a [...] dei quattro filari di pilastri, una struttura poco diffusa nel Veneto medievale. Contemporaneo all'edizione della presenza di nuovi Ordini religiosi, che si insediarono ciascuno in una parte della città: a N-E i Domenicani in Santa Corona, a S-E gli ...
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TREVISO
G. Valenzano
(lat. Tarvisium; Tervisium nei docc. medievali)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata nella pianura alla confluenza nel Sile del torrente Botteniga.
T. sembra costituire [...] 1989, p. 107). Una fibula a staffa, del tipo già diffuso in Pannonia, è stata rinvenuta a Oderzo (Mus. Civ., inv Rando, G.M. Varanini, Venezia 1991; T. Basso, Treviso illustrata. La città e il territorio in piante e vedute dal XV al XX secolo, Padova ...
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PULPITO
D.F. Glass
Il termine p., derivato dal lat. pulpitum, designa una piattaforma sopraelevata, utilizzata nelle chiese per leggere il vangelo, l'epistola e altre letture, per i canti liturgici [...] né a Roma né in generale nel Lazio p. lignei, sebbene la città subisse l'influsso di Montecassino per molti aspetti, sia della riforma gregoriana sia risalenti al 1180 circa. In Campania erano estremamente diffusi i p. con la raffigurazione di Giona, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...