La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Riccardo Fattovich
L'agricoltura tradizionale [...] banana, il caffè, il noog, che rappresenta la più diffusa pianta oleosa della regione, e un narcotico, il chat. montoni. Opere di canalizzazione di minore entità sono rintracciabili in città fortificate, come Wadan, in Mauritania (XIV-XVIII sec.), ...
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Vedi STABIAE dell'anno: 1966 - 1997
STABIAE
O. Elia
Oppidum preromano della Campania (oggi Castellamare di Stabia), aggregato alla federazione nucerina.
La città ebbe probabilmente impianto osco-tirreno-ausone, [...] loro ininterrotto secolare impiego e la fama largamente diffusa di queste, influirono fortemente su questa costituzione del quanto alla mancanza di un vero e proprio impianto di città amministrativamente costituita che S. mai ebbe nè come oppidum, ...
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La periodizzazione della Grecia antica. La ceramica
Dario Palermo
La ceramica
Tra le innumerevoli classi di materiali che ben si prestano a servire da tracciante storico negli studi archeologici, la [...] a Nasso, a Thera, a Creta. Nelle isole del Dodecaneso e nella Ionia è diffuso lo stile della Capra Selvatica, un tempo attribuito a Rodi e ora ricercato nelle città dell’Asia Minore, forse a Mileto; fabbriche locali di ceramica figurata sono presenti ...
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RODI, Vasi
P. Bocci
Gruppo di vasi della Grecia orientale appartenente al periodo orientalizzante.
1. Classificazione. - Il nome rodio è dovuto al fatto che i maggiori ritrovamenti provengono dagli [...] trova nello strato immediatamente precedente a quello della distruzione della città da parte dei Lidi, strato che in base ai essere largamente attestata nell'isola di Rodi stessa è anche stata diffusa nell'Oriente greco a Samo, a Smirne, a Mileto e, ...
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PAUSANIA (Παρσανίας)
D. Mustilli
2°. - Autore della Periegesi della Grecia (Περιήγεσις τῆς ῾Ελλάδος): con questo titolo l'opera era già nota a Stefano di Bisanzio e non vi è, quindi, motivo di mutarlo [...] centrale.
L'ordine topografico che forma la trama dell'opera ha diffuso la convinzione che intento di P. sia stato quello di scrivere 34, 8 ss.) e delle vie che collegavano Lepreo alle altre città dell'Elide (v, 5, 3). Ma questi errori derivano o da ...
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Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] nell'uso quotidiano delle tribù indigene le opere create nelle città greche delle zone settentrionali del Mar Nero. Il Bosforo con delle steppe d'Eurasia con i Goti e gli Unni vennero diffuse in tutta l'Europa occidentale e furono una delle basi dell ...
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ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] alla scuola di Alkamenes di Paro (v.). I due soggetti maggiormente diffusi nella pittura vascolare attica a figure rosse, a partire dal V che trova il suo equivalente su alcune serie monetali delle città tracie, di Lesbo e di Alessandria d'Egitto ( ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] di cappelle dedicate al culto domestico sembrerebbe ben attestata in diverse città centroasiatiche tra l'epoca Kushana e l'Alto Medioevo, ossia supporto a un recipiente metallico, è ampiamente diffusa in area iranica e centroasiatica. Oltre alle ...
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Ricerca archeologica. Lo studio degli elevati
Gian Pietro Brogiolo
Archeologia e architettura
L'analisi stratigrafica di un edificio conservato in alzato differisce dallo scavo di un deposito sepolto [...] Lo "scavo" di un edificio
È pratica diffusa in architettura asportare preliminarmente le parti superficiali delle murature in contesti archeologici e di restauro architettonico, in Restauro e Città, 1, 2 (1985), pp. 55-68; G.P. Brogiolo, ...
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Vedi ASKLEPIOS dell'anno: 1958 - 1958
ASKLEPIOS (᾿Ασκληπιός)
G. A. Mansuelli
Divinità, il cui nome è di etimologia incerta e oscura, che ebbe in origine carattere ctonio (sotterraneo) e fu poi posta, [...] incubazione; v. Asklepieion; Epidauro). Secondo la tradizione più diffusa A. era detto figlio di Apollo e di Koronis , tanto da eclissare anche la originaria Trikka. Da Epidauro, città portuale, il culto si diffonde per via marittima: in Attica ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...