Vedi PALMIRA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALMIRA (v. vol. v, p. 900)
P. Collart
Le nostre conoscenze della topografia e dei monumenti di P. si sono arricchite nel corso di questi ultimi anni attraverso [...] divinità di origine babilonese assimilata ad Apollo, e molto diffusa a P., come attestano numerosi nomi teofori. Il tèmenos N delle costruzioni.
Quanto al tempio costruito da Malé, segretario della città, nel 130-131 d. C., è rimasto in piedi fino ai ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] erano però lasciati in aree di pascolo ai margini delle città-stato, come si è ritenuto in alcuni casi. La ambientazione vivaistica e destinate per lo più ad abbellire gli acquari diffusi nei giardini: cefali, spigole, merli di mare, tordi, orate ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Longobardi: Spoleto
Letizia Pani Ermini
Spoleto
Città (lat. Spoletium) della VI regione augustea, situata in collina lungo l’asse della via Flaminia che collegava [...] (Greg. M., Dial., I, 29, 1-4). A nord della città le aree funerarie accolgono di norma martiri locali o comunque ritenuti tali: si ritiene da architetti del pontificato di Gregorio Magno e ampiamente diffusa nei secoli VIII e IX, e forse la chiesa di ...
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SUMERICA, Arte
G. Garbini
Per arte s. intendiamo l'insieme delle manifestazioni artistiche della regione mesopotamica (all'incirca l'odierno Iraq; v. mesopotamica, arte) del periodo protostorico e di [...] Tell Agrab) o Mari (v.) sull'Eufrate, sono oggi meglio note di città come Nippur, Umma, Kish e la stessa Eridu. Occorre però rilevare che proprio conto, una tematica che doveva essere assai diffusa, la glittica riecheggia fedelmente tutte le tendenze ...
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Vedi SIBARI dell'anno: 1966 - 1997
SIBARI (Σύβαρις, Sybaris)
P. Zancani Montuoro
Colonia greca sulla costa ionica d'Italia fra i fiumi Crati e l'omonimo S., celebre per la sua straordinaria ricchezza [...] emissioni monetali. Gli stateri e le loro frazioni col tipo del toro retrospiciente furono largamente diffusi ed accreditati, e le città minori, che riprodussero con qualche variante l'emblema, intesero sfruttarne a proprio vantaggio il prestigio ...
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Vedi BUCCHERO dell'anno: 1959 - 1994
BUCCHERO
D. Lollini
Sotto questo nome si intende un particolare tipo di ceramica fatta al tornio, uniformemente nera tanto all'interno quanto all'esterno e lucidata [...] degli Alari". Quest'ultimo tipo di calice è una delle forme più diffuse nella ceramica di b.: lo si ritrova infatti per tutto il F. Magi, La raccolta Benedetto Guglielmi nel Museo Gregoriano Etrusco, Città del Vaticano 1939, parte I, p. 111 ss.; J. ...
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GINNASIO (Γυμνάσιον)
J. Delorme
In origine il g. è il sito in cui gli antichi Greci praticavano la ginnastica, complesso di esercizi fisici destinati a prepararli alle competizioni atletiche, che venivano [...] la generalizzazione del professionismo nell'atletica di competizione, diffusa già nel IV sec., non provoca la sec., epoca in cui costruì il proprio g., Delo era ancora una città secondaria. Il monumento, rispetto a quello d'Olimpia, ha una superficie ...
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Vedi APELLE dell'anno: 1958 - 1994
APELLE (᾿Απελλῆς, Apēlles)
D. Mustilli
Pittore, vissuto nel IV sec. a. C. Fu, secondo il concorde giudizio degli antichi, il più grande dei pittori greci.
Nacque probabilmente [...] sua amata, graffito sulle pareti di una casa della città, non ci illumina troppo sul motivo artistico scelto dal toni troppo accesi, conferendo all'insieme una luminosità più diffusa, che forse gli antichi indicarono con il termine di splendor ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo fenicio
Massimo Botto
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
La fenicia
Lo studio dei contesti funerari della Fenicia risente inevitabilmente della [...] X e il VII sec. a.C. Nelle vicinanze della città si trova l'importante necropoli di Tell el-Rashidiye, oggetto a.C. (Ugarit, Biblo, Amrit e Hazor) e diffusa successivamente a Cipro e nell'Occidente fenicio. Riguardo all'organizzazione delle ...
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NILO (Νεῖλος, Nilus)
N. Bonacasa
A. M. Roveri
F. Bonacasa
A. M. Roveri
Fiume dell'Egitto, nasce a S dell'equatore dal lago Vittoria-Nyanza attualmente dalla confluenza di due soli bracci, mentre in [...] Wiesbaden e questa tipologia dovette essere particolarmente diffusa se la ritroviamo su una scultura copta del Museo Gregoriano Egizio: G. Botti-P. Romanelli, Sculture Mus. Greg. Egizio, Città del Vaticano 1951, p. 105, n. 157, tav. 72; A. Hermann, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...