CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] la produzione del libro aumentò fortemente in tutte le città europee, soprattutto in quelle dove dalle precedenti scuole venivano c., devono esserne menzionati due il cui impiego fu molto diffuso nel Medioevo: la parola muṣḥaf (dall'etiopico maṣ(Ə)ḥaf ...
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Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (῾Ελένη, Helena)
A. Comotti
Figlia, secondo la redazione più diffusa del mito, di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta.
Dall'unione del dio, in forma [...] che si dibatte disperatamente, mentre Piritoo guida i cavalli verso la città di Corinto, di cui si vedono a destra le mura e le e il suo incontro con E. è uno dei motivi più diffusi del repertorio figurativo dell'arte antica più tarda.
A volte Paride ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Umbri
Simonetta Stopponi
Gli umbri
La suddivisione amministrativa dell’Italia in regiones, voluta da Augusto, cristallizza certamente situazioni geografiche [...] del V sec. a.C., pur nella diffusa organizzazione pagano-vicanica che caratterizza la fascia 8-9 dicembre 2000), in AnnFaina, 8 (2001).
M. Bergamini, Todi, antica città degli Umbri, Assisi 2001.
A. Calderini, Cupra: un dossier per l’identificazione, ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] come tale istituto fosse a quell’epoca ormai diffuso; i divieti del pontefice riguardavano in particolare l Ph. Pergola (ed.), Alle origini della parrocchia rurale (IV-VIII sec.), Città del Vaticano 1999.
G.P. Brogiolo (ed.), Le chiese rurali ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo egeo
Luigi Caliò
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita della città e il rapporto con il territorio
La formazione di insediamenti complessi in [...] e Mochlos. Il resto dell'isola presenta una diffusa rete di piccoli villaggi, composti da pochi edifici suddivise a loro volta le province, e in alcuni casi anche la città più importante del distretto. Ciascuna provincia aveva una capitale: Pu-ro ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum
Sergio Rinaldi Tufi
Province danubiano-balcaniche
Sotto questa definizione si comprendono, più o meno convenzionalmente, [...] essere impostato su un asse notevolmente divergente rispetto alla via principale della città, in questo caso il corso Norico – seguiva uno schema piuttosto diffuso nelle province occidentali, costituendo un unico complesso con Capitolium e basilica ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Sud-Est asiatico
Fiorella Rispoli
L'impalcatura teorica e metodologica per lo studio dei processi di crescita [...] già alla fine del III millennio a.C. Da qui si sarebbero diffusi verso sud sia la ceramica sia il riso, attestati a Sulawesi e di Stato mancante di confini, di burocrazia e di città (nel senso occidentale o vicino-orientale del termine). Sono ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] Boddo in caratteri greci, ci indicano che l'immagine era già diffusa largamente in quell'epoca. È questo, si può dire, l'unico nuovo mondo, sicché sembra che gli episodî si svolgano in città e villaggi cinesi mentre anche i personaggi e i costumi si ...
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PETRONIO (Petronius)
P. Moreno
Scrittore latino del I sec. a. C., autore del romanzo Satyricon. È forse da identificare con l'omonimo personaggio di cui parlano Tacito (Ann., xvi, 14-15) e Plinio (Nat. [...] , 1), che sono richiami non ironici alla sensibilità diffusa negli scritti di Seneca. Sono evidentemente i tempi in quale erano anche dei portici (83, 1 ss.; 90, 1); fuori della città sono ricordate, lungo la strada, le tombe (monimenta, stelas, 62, 4 ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio XI Transpadana
Liliana Mercando
Regio xi transpadana
La regio XI (Transpadana), comprendeva gran parte dell’odierno Piemonte a nord del Po, la Valle d’Aosta, il [...] del Piombo). Il Neolitico è attestato in modo diffuso e in particolare nell’importante insediamento dell’Isolino di cultuali.
Riguardo a Ivrea, si nota come la planimetria della città romana si adegui al pendio del terreno che scende verso la Dora ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...