GONZAGA, Ferdinando Tiburzio
Raffaele Tamalio
Nacque il 14 apr. 1611, probabilmente nel feudo paterno di Vescovato, nel Cremonese, secondogenito di Giordano e della seconda moglie di questo, la cremonese [...] canoni dettati dal concilio di Trento, quali il concubinato e l'adulterio, una prassi di vita evidentemente molto diffusa non solo in città ma nell'intera diocesi. Nello stesso editto il G. esortava i parroci a richiamare tutta la popolazione sulla ...
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CANO, Antonio (Antonius Cano)
Riccardo Capasso
Nato a Sassari sul finire del XIV sec., fu parroco di Giave e quindi abate di Saccargia; forse nel 1420 Alfonso il Magnanimo, apprezzandone l'eloquenza, [...] , probabilmente composto, secondo un'usanza abbastanza diffusa, in occasione del sinodo da lui convocato , 176; G. Cossu, Notizie sacre e profane delle città di Sardegna, III, Della città di Sassari notizie compendiose sacre e profane, Cagliari 1873, ...
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CAMPEGGI, Marco Antonio
Gian Paolo Brizzi
Ultimogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea Tebaldi, nacque negli ultimi anni del sec. XV in Padova. Addottoratosi in diritto a Bologna nel 1525, la sua [...] a quelle tenute nel 1551 e 1552 nella medesima città. Ciò probabilmente dipese non solo dallo sforzo economico che intervenendo alla congregazione generale che discuteva sugli abusi più diffusi che si praticavano intorno al sacramento dell'Ordine, il ...
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santuario
Luogo che acquista carattere sacro per la manifestazione o presenza in esso della divinità, o perché connesso a fenomeni considerati soprannaturali. In Grecia e a Roma i s. sorgevano in un’area [...] La gestione e il controllo dei s. erano deputati alla città e, spesso, a un gruppo di ufficiali pubblici, gli di Artemide a Magnesia sul Meandro); una tendenza diffusa è quella di accentuare le caratteristiche scenografiche, anche sfruttando ...
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vudu
(anche vodun, vudun, vodon, vodoun, voudou, voodoo) Termine impiegato per indicare la tradizione religiosa autoctona specifica delle regioni dell’Africa occidentale affacciate sul Golfo di Guinea, [...] , maschili e femminili, ovvero su una presenza diffusa nella società di gerarchie più o meno formalizzate di esempio nei grandi regni del Dahomey, dell’Asante, nelle città-Stato yoruba. La grande emigrazione coatta causata dalla tratta negriera ...
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oracolo
Forma di divinazione costituita dal responso dato da un dio o da un eroe consultato nel luogo di culto a lui dedicato. Gli o. erano numerosi e distribuiti su tutto il territorio greco. Vi erano [...] a Dodona. L’o. di Delfi veniva consultato anche dalle città su questioni politico-militari. Il responso era offerto sotto varie il 2° sec. d.C. la pratica oracolare era ancora diffusa nelle aree dell’impero romano parlanti greco, ma in seguito fu ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...