Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] 21 febbraio 1970). Ancora nel 1988 questa tesi era diffusa e radicata nell’opinione pubblica, tanto che in un cristiano. Il caso Calabresi, Roma 1998; J. Foot, La strage e la città: Milano e Piazza Fontana, 1969-1999, in La memoria contesa. Studi ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] che l'aveva sostenuto decisamente nei contrasti con la città di Bologna.
Subito dopo il suo trasferimento in Curia doveva cercare di eliminare, addirittura di estirpare, l'eresia diffusa in Germania. Un compromesso sulla questione della fede era fuori ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] a Genova petit-maître ebbe la ventura d'assistere al bombardamento della città ad opera della flotta di Luigi XIV, che in questo modo Proprio perché rispondenti ad una ideologia ormai largamente diffusa le lezioni accademiche procurarono al D., che ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] , in seguito ad alcuni contrasti, lanciò l'interdetto sulla città, ma nulla sappiamo delle circostanze che lo determinarono. Fu il commento di E. doveva essere a suo tempo largamente diffuso e adoperato. In due edizioni a stampa (quella di Parigi ...
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CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] durante le sue innumerevoli controversie, ed in molte città italiane diventò il corrispondente, l'amico, il infine F. A. Zaccaria, che dalle colonne dell'autorevole e diffusa Storia letteraria d'Italia, pubblicata a Venezia a partire dal 1750, ...
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BARTOLOMEO da Brescia (Bartholomaeus Brixiensis; "Avogadro Bartolommeo bresciano", senza serio fondamento, nella Biblioteca bresciana del Peroni)
Roberto Abbondanza
Della sua vita si conosce poco. Che [...] "historiae" si riferiscono) dì un'opera certamente molto diffusa e di cui, tanto era conosciuta, non c' Repertorium der Kanonistik (1140-1234). Prodromus corporis glossarum, I, Città del Vaticano 1937, Indice;G. Le Bras, Bartholomaeus Brixiensis,in ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] dello Stato romani, partendo dalla teoria allora variamente diffusa e discussa, che considera la gens come la in sé il compito dello stato laico e civile, mentre alla città ed al municipio non può più appartenere che il compito amministrativo… ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] Reformation). Si era trattato della prima legge diffusa in Germania attraverso la stampa, che nelle e dava cattivo esempio agli studenti. Anche di notte girava per la città insieme con loro, e gli abitanti di Altdorf se ne lamentavano. Una ...
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DEL GIUDICE, Pasquale
Mario Caravale
Nacque a Venova (prov. di Potenza) il 14 febbr. 1842 da Francesco e da Andreana Lioy.
Di famiglia modesta, completò gli studi secondari nella città natale e nel [...] pp. 362-470): in esso il D. confutò l'opinione, diffusa in dottrina e sostenuta in modo particolare da H. Brunner, secondo anni 1112-1117 la prima apparizione della magistratura consolare nella città lombarda. Di grande respiro è, poi, lo studio I ...
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PIETRO d'Anzola
Giorgio Tamba
PIETRO d’Anzola. – Nacque probabilmente a Bologna da Giovanni di Lorenzo da Unçola (oggi Anzola dell’Emilia) notaio, intorno al 1258. Ignoto è il nome della madre. Ebbe [...] idonei a riscattare il peccato d’usura, pratica diffusa tra i maestri dello Studio, specie verso i propri ». P. d’ A. e un maestro autorevole, ibid., pp. 11-43; N. Sarti, La città e lo Studio nell’età di P. d’A., ibid., pp. 1-9; L. Sinisi, Nel ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...