Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] di natura essenzialmente pratica, di ciascun cittadino di lasciare la città portando con sé tutte le sue proprietà. Chiunque scelga Grecia, così come in molte altre civiltà. Altrettanto diffusa era l'interpretazione di quest'obbligo come dovere di ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] al Chialamberto il 30 giugno, di ritirarsi "in qualche città di Toscana finché siano più quiete le cose del Piemonte" produr derrate di valore superiore", grano scadente, viticoltura diffusa, ma non altrettanto progredita, poco lino, più abbondante ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] (v. Kuczynski, 1967). L'industria richiese inoltre una diffusa mobilità territoriale.
C'era chi si spostava da un comune la sorte di chi lavorava in villaggi operai, o 'città del lavoro', edificati dal paternalismo di industriali illuminati come R ...
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Guido Bertolaso
Protezione civile
…tutelare l'integrità della vita,
i beni, gli insediamenti e l'ambiente
(l. 225/92)
Struttura e metodi
della Protezione civile italiana
di Guido Bertolaso
2 giugno
Nella [...] capacità del sistema di lavorare in rete e si è diffusa a ogni livello la convinzione che ciascuno, per ottenere temporanee che generano una pressione abnorme sulle condizioni normali di una città o di un'area, per la quantità inusuale di persone ...
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Antonio D'Atena
Federalismo
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali
(art.5 Costituzione)
Il nuovo ordinamento federale
di Antonio D'Atena
8 marzo
Termina, con l'approvazione [...] minori, vale a dire i Comuni, le Province e le Città metropolitane: si tratta di un'omologazione assai discutibile con riferimento abbia fatto il suo ingresso nell'ordinamento, è diffusa l'opinione che essa vada sottoposta a ulteriori modifiche ...
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Feudo
GGiancarlo Andenna
Quando nel 1216 gli estensori del Liber Consuetudinum Mediolani dedicarono ben quattro capitoli alla materia feudale, chiarendo con precisione la natura essenzialmente beneficiale [...] le forme negoziali la subconcessione nomine feudi, allora non molto diffusa, ma che proprio per questo fu sempre più utilizzata attorno la volontà del sovrano. Ma Federico I sapeva che nelle città e nelle campagne operavano dei centri e dei poteri di ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] una situazione sempre più insostenibile. Ma, nonostante la diffusa avversione nei confronti della Francia di gran parte dell al governatore di Livorno di far entrare le sue truppe in città; questi si affrettò ad accordare il permesso, ma, al tempo ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] amministrazioni. Anche ad opera sua, dunque, vengono diffuse in Italia le prime idee per la riforma dell giornata tutte le cose importanti sì allo spirituale come al temporale della città,Siena 1722, p. 177; Giornale de' letterati d'Italia,XXXVI I ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] delle piccole repubbliche e della loro federazione. Anche nelle ‛città' medievali e rinascimentali l'idea di comunità trova forse tuttavia nel sec. XVIII quale la forma istituzionale più diffusa e più largamente accettata. Da Hobbes ai philosophes e ...
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Criminologia
Jean Pinatel
Introduzione
Origini e sviluppo
Un lungo periodo prescientifico precede la nascita della criminologia e la sua organizzazione in quanto disciplina a sé stante. Anche se la [...] . Per esempio, il moltiplicarsi delle frustrazioni nelle città, dove la condizione di isolamento cresce in modo blousons noirs, ai Provos, ai beatniks e agli hippies), che ha diffuso le idee dei Provos in tutta la gioventù: gli avvenimenti del maggio ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...