(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] il bacino del Mediterraneo e che si diffuse in Europa, specialmente nella redazione vulgata italiana. Sono poi da menzionare: il Breve consulum mercatorum di Pisa (1305) e il Breve curiae maris della stessa città, gli Statuti dell'arte di Calimala di ...
Leggi Tutto
Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] ancora essa è propria delle tribù mongole e turche, ed essersi diffusa, in forme più o meno complete, ai popoli iperborei dell' (con maggiore o minor severità secondo i tempi e le città) richiedeva in ogni cittadino. In questo caso la πόλις poteva ...
Leggi Tutto
INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] i a 3 scudi nei villaggi, da 10 a 30 nelle città. Quest'ordinanza fu poco osservata e anzi gli abusi andarono aggravandosi. a produrre la porcellana tenera. L'arte della stampa era diffusa in tutti i paesi d'Europa e dava le magnifiche edizioni ...
Leggi Tutto
(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] 000 ab., nel 1885 i 131.000, dei quali 97.000 in città. Questa toccò i 100.000 ab. nel 1890, mantenendosi per un incolti 8954 ettari, che tuttavia producono qualcosa.
La pianta erbacea più diffusa è il frumento, che ha dato nel 1925, 1.476.000 ...
Leggi Tutto
il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] spesso numerosissime, degli stati nuovi, le leggi locali delle città e terre, le leggi particolari delle classi. S' stati nuovi. Là dove la consuetudine si manteneva allo stato diffuso e si tramandava soltanto oralmente, là dove le nuove leggi ...
Leggi Tutto
I caratteri, che meglio si prestano a distinguere le borse, specie quelle dei titoli, dagli altri mercati, si riferiscono ai beni in esse scambiati; all'organizzazione che esse assumono; alle persone che [...] indiretto.
La compravendita a fermo è la più semplice e la più diffusa delle opcrazioni a termine sui valori. Con essa l'acquirente s' edificio per borsa, oltre a sorgere in luogo centrale della città, sia isolato e fronteggi una piazza, o almeno una ...
Leggi Tutto
(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] offences). Quantunque il furto rimanga il reato più diffuso a livello quantitativo, le rapine (semplici e abitanti per qualsiasi tipo di reati considerati è maggiore per la città americana rispetto alle altre, in alcuni casi addirittura in misura ...
Leggi Tutto
Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] agenti amministrativi della prefettura di polizia o della città di Parigi accusati di traffico illegale di carte sul versamento dell'Iva" (p. 14). Inezie, piccola c. ma diffusa, quotidiana, da paesi del cosiddetto Terzo Mondo. Ma le cronache parlano ...
Leggi Tutto
FISCO (dal lat. fiscus; fr. fisc; sp. fisco; ted. Fiskus; in inglese mancano voce e concetto corrispondenti: vocaboli più vicini exchequer, crown, treasury)
Luigi RAGGI
Anna Maria RATTI
Pare ormai [...] suoi concittadini, ledendone i diritti patrimoniali. La diffusa opinione che il diritto penale tributario debba considerarsi 1925; G. Fasolis, Brevi note di dir. finanz. pen., Città di Castello 1927; L. Einaudi, L'evasione all'imposta di ricchezza ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] perso la posizione di rappresentanti del principe. E con i più aspri rapporti fra Stato e Chiesa nelle città, anche più aspra e diffusa opposizione religiosa alla Chiesa: cioè sviluppo di eresie che soffiano su quella lotta politica e insieme ne ...
Leggi Tutto
citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...