Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] ampia letteratura fiorita sull'argomento - la sensibilità diffusa, le pratiche d'intervento, lo slancio filantropico e robusto, non è vantaggioso né per lui né per la città di vivere". Si può riflettere sull'estrema rozzezza dei criteri selettivi ...
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Pena
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
In senso generale, il termine pena può indicare patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa. Con riferimento [...] celano ragioni di Chiesa e di Stato, giustificando un'applicazione diffusa della pena. La caduta dell'ancien régime, e del manifestazioni, anticipa efficacemente l'orribile epilogo. Le città divengono macabri teatri, dove i patiboli costituiscono ...
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La magistratura
Antonella Meniconi
Al momento dell’unificazione l’assetto della magistratura del Regno sabaudo era palesemente riconducibile al modello francese, così come scaturito dall’esperienza [...] l’«esecutivo». Il che avrebbe confermato, secondo un’opinione diffusa, la visione del potere giudiziario come una branca di quello di spoils system ante litteram, i procuratori delle principali città del Regno: ma non solo ciò non avrebbe costituito ...
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Guerriglia
Carlo Jean
Significato e definizione di 'guerriglia'
Il termine 'guerriglia' o 'piccola guerra' si diffuse con la resistenza spagnola all'occupazione napoleonica e ha avuto notevole fortuna [...] guerriglia. In primo luogo, se essa debba aver inizio nelle città o nelle campagne, cioè fra il proletariato urbano o fra i dall'esercito.
Nel 1943-1945 si verificò in Italia una diffusa resistenza all'occupazione tedesca e al governo fascista di Salò ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Previdenza sociale
Onorato Castellino
Delimitazione del tema e cenni storici
La previdenza sociale è un aspetto - si può dire, il più importante - della sicurezza sociale, e ha per fine la tutela dei [...] avere gli elettrodomestici, l'automobile e le ferie fuori città, i loro genitori venivano dotati di un libretto di previste, concorrendo, a mano a mano che se ne è diffusa la consapevolezza, alla crescente insoddisfazione verso il sistema.L'altro ...
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Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione dei poteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] non è una scoperta di questo filosofo, ma era assai diffusa nel pensiero greco. Le più celebrate Costituzioni dell’antica , aut singuli regunt»; «infatti tutte quante le nazioni e città o il popolo o gli aristocratici o i singoli governano»), ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] le Epistolae di Pier della Vigna. Federico, nel prescrivere alle città demaniali e ai feudatari del Regno di Sicilia la contribuzione dovuta 88).
La percezione della decima ecclesiastica fu diffusa e generalizzata in tutto il Mezzogiorno e contribuì ...
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Guido Corso
Abstract
Viene descritta sommariamente l’attività amministrativa in quanto sottoposta a regime di diritto pubblico e governata da regole, in origine di formazione giurisprudenziale e [...] che trasporta i passeggeri da un punto all’altro della città, dal vigile urbano che intima l’alt all’automobilista, dal , «salvo che la legge disponga diversamente».
Secondo una diffusa convinzione, la scelta tra il regime di diritto pubblico ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] alteratione" v'è a Brescia, avvisa il D. il 12 ag. 1582; "tutta questa città e diocese è sollevata", conferma lo stesso il 1º settembre.
C'è una reazione diffusa, dunque, contro la rigidezza del presule milanese, il quale (anche se in singoli casi ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] del Levante per evitare quella per Danzica e per le città anseatiche. Il C. sollecitava lettere della Repubblica di Venezia orazione tenuta di fronte alla Dieta polacca nel 1573 fu subito diffusa a stampa nel testo latino a Cracovia e a Parigi (Oratio ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...