Acheropita
J. Lafontaine-Dosogne
La parola greca ἀχειϱοποίητος, che significa 'non fatto da mano (umana)', si riferisce essenzialmente alle immagini miracolose di Cristo, in particolare al Volto Santo [...] , come testimonia il patriarca Niceforo, secondo il quale le città di Edessa e di Roma potevano vantarsi di possedere immagini il viso di Cristo è sereno, contrariamente all'iconografia più diffusa in cui è rappresentato doloroso e con la corona di ...
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Scultura
FFrancesco Aceto
La vicenda della scultura federiciana ha inizio nel giugno del 1223 con la fondazione del palatium di Foggia (Haseloff, 1920; Leistikov, 1977). Scelta dei tempi e del luogo, [...] con la loro deportazione in massa a Lucera.
È convinzione diffusa che il viaggio in Germania abbia rappresentato la maturazione in del portale), ma anche di quello che nella stessa città gli è stato a buon diritto collegato stilisticamente (sculture ...
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ASSUNZIONE
V.M. Schmidt
L'a. è il momento in cui la Vergine Maria, terminata la sua vita terrena, viene elevata alla gloria celeste con l'anima e con il corpo.La festività del 15 agosto (Assumptio B.M.V., [...] della cattedrale di Angers, 1180 ca.).Oltre all'ormai diffusa iconografia con la mandorla, ricorrono anche altre immagini che la sainte Vierge. Etude historico-doctrinale (Studi e Testi, 114), Città del Vaticano 1944; L. Di Stolfi, La morte e l' ...
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DELLA ROBBIA, Girolamo Domenico
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 9 marzo 1488, undicesimo figlio di Andrea di Marco, scultore, e Giovanna Paoli.
Per quanto il corpus delle opere del D. sia ancora [...] le ricercate inflessioni del gusto manieristico, e diffusa presso la corte francese, dove rappresentò anche un nominava suo procuratore un mercante e banchiere fiorentino stabilitosi in quella città, Pier del Tovaglia (doc. in Gébelin, 1938, p. 126 ...
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LEON
M. Durliat
LEÓN (lat. Legio)
Toponimo che designa la città della Spagna settentrionale posta ai piedi dei monti Cantabrici, alla confluenza dei fiumi Bernesga e Toro, e la vasta regione circostante [...] il re delle Asturie Ordoño I (850-866) s'impadronì della città di L., fondata dai Romani per accogliere nel 68 la Legio VII stessa maestranza. L'arte di Frómista, peraltro, si diffuse largamente nella provincia di Palencia; non lontano, le chiese ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] mascheroni negli stucchi.
A riprova di una attività diffusa oltre il confine toscano e perfino nazionale, il 263, 276, 328, 345, 347; A. Matteoli, in Livorno e Pisa: due città e un territorio nella politica dei Medici, Pisa 1980, pp. 328, 338 s.; A ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] in Siena, incominciava a sentire la nostalgia della sua città natale e si adoperava per farvi ritorno, offrendosi d'incidere e solo allora l'opera completa sarebbe stata licenziata e diffusa.
Il frontespizio del Trionfo di Giulio Cesare, oltre alla ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] locali - definite 'comune', 'comunitativo', 'da piazza' o 'di città' e utilizzate in insediamenti urbani e rurali -, sia da una certa quota come 'architettoniche' o 'da muratore'. L'oncia era diffusa in tutti i territori italiani ed è esempio di un ...
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LODI
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta sulla riva destra del fiume Adda.L'antico centro abitato, oggi denominato L. Vecchio, situato a km. 7 ca. a O dell'attuale Lodi, [...] Sotto la dominazione franca e ottoniana (secc. 9°-10°) la città e il suo territorio costituirono comitatus e la storia cittadina fu legata Bassiano a L. Vecchio è riconducibile a una tipologia diffusa alla fine del sec. 11°; provengono dallo stesso ...
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Allegoria
A. Ghidoli
Si usa indicare con il termine a. una figura retorica ampiamente diffusa in campo letterario, nella quale la denotazione del mezzo significante serve a esprimere la connotazione [...] 3, 10; Lc. 3, 9).
Un altro soggetto allegorico particolarmente diffuso nell'arte del Medioevo è l'albero di Iesse, che illustra la del buon governo la resa naturalistica della vita in città e nel contado si fonde sapientemente e senza contraddizioni ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...