LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] di M. Maniaci, P. Munafó (Studi e testi, 358), Città del Vaticano 1993, II, pp. 181-200; C. Federici, F 'Islam sono principalmente costituite da esemplari del Corano. Se la tecnica più diffusa è quella della l. in pelle, non mancano l. preparate in ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] costruzione di ponti che collegassero la parte più antica della città a quella più recente: fu edificato allora il ponte Tremolo La vasta aula con tetto a capriate riceve una luce diffusa da dodici bifore a tutto sesto, sormontate da piccole finestre ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] di S. Maria Vergine, di S. Eufrasia, ubicate alcune all'interno della città, altre all'esterno, in connessione con importanti accessi: a S-E S. due principali esempi di questa tendenza, ben diffusa nel territorio e anzi estensivamente esportata, ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] processo, iniziato due secoli prima, di formazione sull''acropoli' della città, intorno alla cattedrale, di un agglomerato di chiese, case, palazzi e torri - già largamente diffuse entro l'abitato racchiuso dalle mura etrusche - dall'aspetto di vero ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] produzione di alcune delle fibbie ovali più originali, e certamente alcune delle due più diffuse serie prodotte su larga scala vennero fuse anche in questa città. Per lo stile di Oseberg propriamente detto, elementi di influenza straniera non possono ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] dalla Selva Nera e dall'Odenwald, a S dalla città di Basilea e dal Giura svizzero; mentre il limite settentrionale troppo tardi per poter divenire nella Renania settentrionale un modello diffuso. L'unica chiesa che ne segue da vicino le forme ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] . de la Catedral, Arch. y Bibl., 7) che giunse in questa città solo nel corso del sec. 11° e nel 12° vi servì da Francia settentrionale e alle Fiandre e nel 14°, infine, si diffuse anche nel resto d'Europa. Sono conservati complessivamente, per il ...
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LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] epoca romanica le chiese, gli ospedali e altri edifici vennero realizzati in pietra, al pari di altre città europee. Alla metà del sec. 12° si diffuse il Gotico di provenienza francese; tuttavia, intorno al 1330, si sviluppò nella capitale uno stile ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] . 13° di una manualistica gotica certamente più diffusa, soprattutto in Francia settentrionale. A parte i dubbi 49, 1990, pp. 44-67; G. Pinto, I cantieri edili nelle città dell'Italia centro-settentrionale, in I portici di Bologna e l'edilizia civile ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] , l'inserimento di bacini ceramici, secondo una tradizione diffusa in vari centri del Romanico italiano e in particolare dell'arte di Firenze verso altre aree. Al di fuori della città resta anche una delle opere migliori del suo ambito, la tavola ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...