Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
STOÀ (στοά; porticus)
N. Bonacasa
Edificio di forma prevalentemente rettangolare molto allungata che presenta un lato lungo aperto e colonnato su una via, una piazza, [...] nascita della s. a parasceni: la attuale, più diffusa convinzione è che il suo schema primitivo sia medio-orientale i Fori imperiali a Roma, sia i vari Fori delle principali città dimostrano la varietà di impiego dei portici.
Portici di terme, ecc ...
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ILLUSTRAZIONE
C. Bertelli
− Le più antiche testimonianze archeologiche di libri illustrati provengono dalla civiltà egizia; nel mondo ellenistico l'i. ebbe origine, sembra, ad Alessandria, ciò che rende [...] degli ambienti più colti e raffinati, bensì una tendenza narrativa diffusa. Invece un tipo di i. di cui gli spiriti più Geographiae codex Vat. Urbinas Graecus 82 (Codices e Vatinis selecti), Città del Vaticano 1932; F. G. Kenyon, Books and Readers in ...
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Vedi ANATOLIA dell'anno: 1958 - 1973
ANATOLIA (᾿Ανατολία)
G. Garbini
L'A., termine moderno per indicare la parte occidentale dell'Asia Minore degli antichi (᾿Ασία ἡ ἐλάττων, Asia Minor), si presenta [...] piatto decorato con una croce rossa al centro; tale ceramica è diffusa, tra la fine del III e l'inizio del II fase della prima Età del Bronzo (Troia III-V) la città perse molta della sua importanza; compare la ceramica "cappadocica".
Protostoria ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] custodiit) ben dovevano staccarsi (eminerent e tabulis) da quelli più diffusi della roccia, del mare e del cielo. Più difficile è dire vendere la Nèkyia ad un re e offrirla in dono alla propria città, di cui fu uno dei più famosi artisti nel IV sec. ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree e le tipologie sepolcrali
Un quadro esauriente dell'evoluzione delle pratiche [...] caratteri di omogeneità. Era pratica oltremodo diffusa seppellire i defunti (o i resti della (edifici per la deposizione temporanea del cadavere) riportati alla luce alla periferia della città battriana di Kampir Tepe (I sec. a.C. - I sec. d ...
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Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CNOSSO (Κνωσός, Cnossus)
L. Banti
Antica città dell'isola di Creta, nel Mediterraneo orientale, famosa e potente in età preistorica, durante il fiorire della [...] a. C. Verso la fine del sec. XV il palazzo e la città furono distrutti. Le rovine, riadattate alla meglio, furono abitate per tutto il limitata in Creta alla sola C., ma molto diffusa nella Grecia continentale. Questa decorazione viene detta "stile ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'Italia e i popoli italici
Mauro Cristofani
L’italia e i popoli italici
Il concetto nell’antichità
La nozione geografica di Italia, nella più antica tradizione [...] sussistenza (si vedano i più tardi episodi delle momentanee conquiste delle città dello Stretto: i Campani a Reggio e i Mamertini a Messina), così come nelle forme di ex voto più diffuse, i bronzetti a figura di Ercole, divinità guerriera ma anche ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...] del tempio di Ishtar ad Assur e specialmente la costruzione di una città, Kār-Tukulti-Ninurta, che da lui prese il nome e che sorgeva muri del cortile rivelano l'influenza dell'architettura diffusa a quel tempo nella Siria settentrionale. L'entrata ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] che i Romani avrebbero asportato dai santuari di Velzna. Un costume diffuso era intestare al dio l'oggetto donato e, in età più la cassa e il luogo di deposizione dell'eroe eponimo della città, o meglio di colui che era ritenuto tale, ovvero quel ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Arcadia
Yanis Pikoulas
Luigi Caliò
Dario Palermo
Arcadia
di Yanis Pikoulas
Regione (gr. 'Αρκαδία, lat. Arcadia) del Peloponneso priva di sbocchi sul mare [...] Nel IV secolo, tuttavia, questa distribuzione diffusa sul territorio sembra venire meno forse area dell’agorà oltre che da rinvenimenti di epigrafe e di statue dall’area della città. Tra il teatro e l’agorà è stata scavata una basilica di V sec. ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...