Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] In uso nell'area mediterranea già in epoca antica, nel sec. 4° si diffuse dall'Italia in Gallia, poi in Germania, nei secc. 8° e 9° negli impianti tardomedievali di sollevamento dell'a. delle città dell'Europa centrale e settentrionale, il più antico ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] teatrali, che li inserisce nel problema più vasto delle grandi strade porticate dell'Oriente (Crema).
Tale esperienza urbanistica era diffusa anche in città assai meno monumentali di quelle africane o dell'Oriente, se ad Ostia fra il III e il IV sec ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] e Cesarea (10-9 a. C.) si riferiscono alla seconda fondazione di queste città da parte di Erode il Grande; così l'èra di Tiberiade (18 d. nel periodo bizantino l'uso dei nomi latini dei mesi si diffuse sempre di più; ciò è evidente, ad esempio, dai ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] nel 622; ancora nel XVI sec. Ivan il Terribile occupò la città di Kashan protetto da un'icona), recate in processione (come fece complessità dei motivi decorativi e che paiono essere ben diffuse ancora nel VI secolo. La tipologia delle lampade è ...
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IRLANDA
L. Karlsson
(lat. Hibernia; ingl. Ireland; irlandese Eire)
Isola dell'arcipelago britannico, a O della Gran Bretagna, divisa tra la Rep. di Eire e l'I. del Nord, quest'ultima politicamente appartenente [...] colonizzazione del paese condusse anche alla fondazione di nuove città e rafforzò il sistema delle parrocchie: vennero erette dieci sterline e sembra probabile che tale moda si sia diffusa alle aree gaeliche. Case-torri continuarono a essere edificate ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] uso collettivo e quotidiano; un edificio, un oggetto, persino un'intera città, si perdono e finiscono nel sedime del terreno. È l'archeologia teorica di Brandi, concepita negli anni Trenta ma diffusa dagli anni Sessanta in poi e raccolta in volume ...
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ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] , Ali Baba e le Mille e una notte non sono che alcuni degli esempi più conosciuti di questo genere diffuso di testi. Le mirabilia comprendevano città con mura d'oro e pietre preziose, oggetti unici come il desco di re Salomone, o bizzarre curiosità ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli dell'Europa del Nord: i Vichinghi
Signe Horn Fuglesang
I popoli dell’europa del nord: i vichinghi
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi, che nell’Alto Medioevo [...] base di modelli dell’Europa occidentale e risulta diffusa soltanto in determinati periodi. L’elemento indigeno e a Birka consentono inoltre di ritenere che queste prime città giocassero un ruolo centrale in tali precoci sviluppi. Contrariamente a ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] -est, nel principato che aveva stabilito le sue sedi nelle città di Vladimir e Suzdal´. Questo ebbe come figure di spicco - inizi del XII secolo, l’altra, la “lunga” e la più diffusa, di 120 articoli, datata alla fine del XII secolo. Scritta in una ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Iran
Pierfrancesco Callieri
Le aree funerarie: struttura e organizzazione
La pre- e protostoria iranica è ricca di rinvenimenti di aree funerarie che attestano [...] necropoli di Nisa Nuova, nella parte nord-occidentale della città, pur se estremamente danneggiata, attesta per l'epoca nella prima metà del I millennio d.C. sono invece diffuse strutture funerarie, munite di corredi, a pianta circolare o ovale ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...