FRANCHI, Alessandro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 25 giugno 1819 da Vincenzo, un notaio discendente da una famiglia di mercanti di campagna del Frusinate. Avviato alla carriera ecclesiastica, [...] sagacia diplomatica e della sua relativa mitezza si era diffusa da tempo, tanto che già nel 1860 un I, pp. 201 ss.; R. De Cesare, Dal conclave di Leone XIII all'ultimo concistoro…, Città di Castello 1899, pp. 10, 15, 20-28, 186, 196, 203, 210, 221 ss ...
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SIMONE di Filippo
Gianluca Del Monaco
SIMONE di Filippo. – Figlio del calzolaio Filippo di Benvenuto, ribattezzato Simone dei Crocifissi nella prima età moderna a causa dell’apprezzamento devozionale [...] primo gotico bolognese in termini più direttamente comunicativi, diffusa invero anche in altri pittori e miniatori locali e il 1377, attraverso il ricoprimento di cariche istituzionali in città e soprattutto nel contado: fu infatti eletto tra gli « ...
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VINCENZO dall'Aquila
Eugenio Susi
VINCENZO dall’Aquila. – Nacque negli anni immediatamente successivi al 1426 (non prima), forse in un borgo periferico della città abruzzese.
I riferimenti alla data [...] 1527), attribuibili «a certa letteratura semicabalistica, molto diffusa ancora» nel XVII secolo (Marinangeli, 1987, o morti o presentemente riposanti col corpo nella provincia dell’Aquila, città rispettabile dell’Italia, I, Napoli 1849, pp. 304-308; ...
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CERETTI, Celso
Pier Carlo Masini
Nacque da Luigi e da Maria Malagodi il 23 genn. 1844 a Mirandola, città dove vivace era l'opposizione al regime estense. Il padre, incarcerato per i moti del '31, dette [...] ritorno dalla Francia nel 1871 che costituì nella città nativa la Associazione repubblicana e anticattolica mirandolese, con lettera (12-27 marzo 1872), che costituisce la più diffusa e articolata esposizione delle sue idee a riguardo della situazione ...
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MICHELANGELO di Domenico
Mario Epifani
MICHELANGELO di Domenico (Michelangelo Naccherino). – Nacque a Firenze il 6 marzo 1550 da Domenico di Michele, merciaio del «popolo» di S. Lucia. La presenza del [...] una sua origine napoletana, favorita dalla falsa notizia diffusa da De Dominici che egli fosse stato allievo quegli anni egli tentò di riallacciare i rapporti con la propria città natale, proponendo al granduca Cosimo II diverse sculture in marmo in ...
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ORSINI DEL BALZO, Raimondo
Kristjan Toomaspoeg
ORSINI DEL BALZO (Del Balzo Orsini), Raimondo (Raimondello). – Nacque a Taranto nel 1350-55, secondogenito di Nicola Orsini – condottiero e politico nel [...] per cercare consolazione e fortuna altrove.
Secondo una diffusa leggenda, si sarebbe recato in pellegrinaggio in Terra Santa ebbe tuttavia esito negativo a causa di un conflitto con la città di Barletta – che fece appello alla corte di Carlo III, ...
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GIOBERT, Giovanni Antonio
Ferdinando Abbri
Nacque a Mongardino, presso Asti, il 27 ott. 1761, da Spirito e da Anna Gugalin.
La famiglia era originaria di Barcelonnette, località della Francia sudorientale [...] che appartiene alla letteratura chimico-naturalistica (assai diffusa nell'Italia del Settecento) volta a favorire lo Chimica in grande. Sto organizzando nelle vicinanze di questa città una manifattura generale di prodotti chimici, che spero meriterà ...
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FERRARI (Ferrari d'Agrate), Giovanfrancesco
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Antonio e di Orsolina Fatuli, nacque in Parma il 31 ag. 1489 (Pezzana, 1859, p. 165 n. 3). Appartenne alla nota famiglia [...] arcosolio con il ritrattato giacente, secondo una tipologia diffusa nei monumenti di area fiorentina, il F. pp. 27-33; M. O. Banzola, L 'ospedale della Misericordia, in La città latente (catal.), a cura di G. Canali (in corso di stampa); G. ...
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GIOVANNI Bono (Giambono, Zanibono, Zannebono)
Luigi Canetti
Nacque a Mantova, verosimilmente nel 1168 o nel 1169, forse da famiglia benestante, anche se è priva di fondamento documentario la tradizione [...] di Mantova. Intorno al 1211, morta la madre e lasciata la città natale, si ritirò in Romagna a far vita da penitente: dopo una un caso che, a partire dal Cinquecento, si sia diffusa la pia leggenda (basata su errati presupposti cronologici) secondo ...
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PINGONE, Filiberto
Andrea Merlotti
PINGONE, Filiberto (Emmanuel- Philibert de Pingon, barone di Cusy). – Figlio di Louis II Pingon e di Françoise de Chabeau, nacque a Chambéry il 18 gennaio 1525.
I [...] 1814, p. 27). Anche in virtù di questa diffusa popolarità, lo scrittore Luigi Gramegna fece di Pingone una nuova tradizione figurativa, in Figure del Barocco in Piemonte La corte, la città, i cantieri, le province, a cura di G. Romano, Torino 1988, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...