DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] parimenti, in simile tradizione storiografica - diffusa e accreditata largamente nella cultura napoletana, benché temendo per la sua persona egli fu costretto a rifugiarsi a Roma, città dove era già stato per motivi di studio e dove aveva conoscenze. ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] G. assume in prima persona la parola per rivolgere ai suoi concittadini aspre rampogne e denunciare la diffusa corruzione che ha portato alla rovina la città e l'ha allontanata dall'antica morigeratezza e dai sobri costumi del passato. Il calco dei ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] omonimi e attivi negli stessi anni, oltretutto nella stessa città, usassero anche la stessa sottoscrizione. Inoltre, le analisi mitigato dalla trasparenza del colore e dalla luminosità più diffusa, che rivelano un G. attento al corso della pittura ...
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CENTINI, Felice
Gino Benzoni
Nato a Polesio, presso Ascoli Piceno, nel 1562, di modeste condizioni, entrò nell'Ordine dei minori conventuali e, favorito da Sisto V ("fu allevato dalla santa memoria" [...] altro maggiore".
Facile enfasi congratulatoria, ma anche diffusa speranza tenace sino all'autoconvincimento, non privo, abside sei episodi della vita di S. Giuliano, patrono della città; ottenne per essa le indulgenze fruite da visitatori dei sette ...
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CAPPONI, Neri
Michael Mallett
Nato il 3 luglio 1388 da Gino di Neri e da Margherita di Iacopo Nasi, ereditò dal padre una preminente posizione in seno alla classe politica fiorentina della prima metà [...] nell'ottobre 1424. Il 29 di quel mese giunse in questa città, ove già si trovava Rinaldo degli Albizzi, come oratore fiorentino presso paura dell'imperialismo veneziano che stava diventando così diffusa a Firenze. Comunque la sua opposizione al ...
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CALAMECH (Calamecca)
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di artisti carraresi, attivi a Messina nella seconda metà del secolo XVI, il cui nome trae origine da una località presso Carrara, denominata la Calamecca.
Primo [...] nello stile, della tarda maniera michelangiolesca diffusa a Messina dal Montorsoli, piuttosto che da un pagamento per la pittura dello stemma reale e di quello della città di Messina su quattro grandi ceri del duomo. Soltanto venti anni dopo, nel ...
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ROMANO, Ruggiero.
Maurice Aymard
– Nacque a Fermo il 23 novembre 1923, figlio terzogenito di Luigi, magistrato, e di Bianca Cerami.
Se Romano affermò sempre il suo attaccamento e la sua fedeltà alla [...] prime ricerche. Anche quando la lasciò per Parigi, Napoli rimase la città del suo cuore, dove veniva a trovare i suoi, e perfino a malgrado l’intensità della sua produzione scientifica, largamente diffusa e letta nell’America ispanofona – alla quale ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] ad assicurare al pittore quella agiatezza economica e quella notorietà diffusa di cui godette, essendo celebrato non solo da letterati di che non sono da escludere possibili successivi ritorni nella città papale, anche se sia del primo soggiorno sia ...
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FRANGIPANI, Fabio Mirto
Stefano Andretta
Nacque probabilmente a Napoli nel 1514 da Isabella Monsenis y Gord, nobildonna spagnola, e da Pietro. Non si hanno notizie significative circa la sua formazione, [...] . L'inflessibilità del suo agire, l'opinione diffusa di una corresponsabilità con le malversazioni e le XIII (1566-1585), a cura di L. Nanni - T. Mrkonjić, II, Città del Vaticano 1994, ad Ind.; F. Zazzera, Della famiglia Frangipani…, Napoli 1617, ...
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MACCHIAVELLI, Alessandro
Marta Cavazza
Nacque a Bologna il 26 ott. 1693 da Giovanni Antonio, di una famiglia del ceto civile di lontana ascendenza fiorentina, e da Laura Filippucci (o Filippuzzi).
Ebbe [...] singolari vantaggi che le medesime tre belle arti hanno alla medesima città recato (Bologna 1736). Questo scritto è uno fra i pochi rilevare in queste annotazioni un'attenzione, allora non diffusa, per espressioni attinte all'uso vivo della lingua, ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...