ELEONORA d'Aragona, regina d'Aragona
Marina Scarlata
Primogenita di Pietro Il d'Aragona, re di Sicilia (o Trinacria), e di Elisabetta di Carinzia, nacque forse nel 1325. Ebbe tre fratelli, Ludovico, [...] tutte le rivolte ed allontanando le interferenze delle città italiane; in ultimo, verificare le amicizie e riflessioni.
Lo Zurita sostiene, interpretando un'opinione che doveva essere diffusa in quegli anni, che l'unica speranza per l'isola era ...
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DOTTI (Dottius, Doctus, Dotus, de Doctis, de Dotis, de Dottis), Paolo
Gigliola Di Renzo Villata
Di questo giurista patavino del sec. XV non è possibile ricostruire con esattezza il profilo biografico, [...] del patrimonio poiché anche in quell'epoca era diffusa l'abitudine di presentare denunce non del tutto veritiere e quella cristiana, nonché la miserrima condizione degli abitanti della città vinta, che affluivano in cerca di protezione nell'isola di ...
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COLLAMARINI, Edoardo (Odoardo Stefano)
Giuseppe Miano
Nacque a Bologna il 13 sett. 1863 da Emilio e da Matilde Cocchi. Compiuti brillantemente gli studi presso l'istituto di belle arti di Bologna, si [...] "Gemma paupertatis", prospettava una decorazione universalmente diffusa fra l'architettonico e il decorativo, . 1904 di disegno architettonico presso l'università della stessa città; dal marzo 1908professore di architettura presso lo istituto di ...
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MAZZOCCHI, Domenico
Saverio Franchi
– Nacque a Civita Castellana, non lontano da Viterbo, nel 1592 da Ostilio e da Girolama di Marta; fu battezzato l’8 novembre nella cattedrale.
La famiglia era di [...] ed essendo dedicata al cardinale di Trento C. Madruzzo, fu diffusa al di là dell’ambito romano. Con ogni probabilità il convertite al Corso.
Un esplicito atto d’amore verso la sua città natale fu il dramma agiografico del 1641, del quale è perduta ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] e piano "per gli soli semplici et idioti", fu diffusa prevalentemente nei Grigioni, perché in Italia fu messa all'Indice . Pagano, I processi inquisitoriali di Vittore Soranzo (1550-1558), II, Città del Vaticano 2004, pp. 1003 s.; Index de Rome, 1557, ...
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FANOLI (Fanolli), Michele
Clelia Alberici
Nacque a Cittadella (Padova) il 9 luglio 1807 (Cittadella, Arch. parrocchiale, Libro dei battesimi, anni 1799-1818) da Lorenzo e Marianna Venzo. Il padre era [...] impossibile indicare tutte le litografie eseguite durante il soggiorno in quella città (ma cfr. Miotti, 1970-71, pp. 71-105).
Firenze 1979, n. 14).
Il F., la cui fama si era diffusa anche in Inghilterra, fu chiamato a Londra per l'esecuzione di una ...
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CORNER, Vincenzo
Gino Benzoni
Questo è il nome dell'autore del compatto poema epico di quasi undicimila decapentasillabi a rima baciata, l'Erotocrito, che costituisce il capolavoro della letteratura [...] è, altresì, uno dei pochi nobili cretesi che non abbandona la città durante l'epidemia del 1591-93 e, anzi, collabora con le attributivo con esiti innovanti. Rinviando soltanto ai cenni più o meno diffusi, ad vocem, in A. Embiricos, La ren. crétoise, ...
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MARCO d'Aviano (al secolo Carlo Domenico Cristofori)
Silvano Cavazza
Nacque il 17 nov. 1631 ad Aviano, nel Friuli occidentale, terzogenito degli undici figli di Marco Cristofori e Rosa Zanoni, una famiglia [...] fissata per il giorno seguente, perché i Turchi stavano ormai penetrando in città. All'alba del 12 settembre M. celebrò la messa e impartì la benedizione ai soldati; una tradizione diffusa solo pochi giorni dopo vuole che restasse in preghiera con il ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] l'orgoglio municipale: la cattedrale dovrà essere degna di Brescia, città grande, ricca, nobile. Occorre il concorso di tutti: i avvianti le bambine a leggere e a scrivere, con diffusa presenza d'ostetriche, con i Monti di pietà in diminuzione ...
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MORENA, Ottone
Lidia Capo
MORENA, Ottone. – Lodigiano, nacque verso il 1100. La sua famiglia, non identificabile prima, è nel secolo XII ai vertici della società cittadina, con giudici, consoli, podestà [...] forse per affinità culturale e sociale (in entrambe le città si riscontra tra i primi consoli l’insolita presenza di una qualità di varianti tali da rendere inutilizzabile la molto più diffusa edizione di Güterbock.
Quale appare da L, il latino usato ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...