BUFFA, Domenico
Lucetta Franzoni Gamberini
Nato in Ovada (Alessandria) il 16 genn. 1818 da Stefano e da Francesca Pesci, in una agiata famiglia borghese di saldi principi religiosi e di elevata cultura, [...] Italia farà da sé" di Carlo Alberto e "Dio lo vuole" di Pio IX. La di appoggiarlo o per lo meno di giustificare il suo operato. Il B. giunse al punto di assumere il comando della guardia nazionale della città; non riuscendo però nell'intento di ...
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GOTTIFREDI, Bartolomeo
Mauro Canali
Nacque a Piacenza all'inizio del XVI secolo, in una data che resta ignota, così come assai scarse sono le notizie intorno alla sua vita.
Di famiglia patrizia, fu [...] 20 apr. 1544, nella quale il G. dice di essere tornato a Piacenza da cinque mesi. Prima si rapporti con letterati e personaggi attivi nella città. Ai rischi della vita marziale e nel suo emblema (un Priapo, dio degli orti) ed esplicitamente enunciato ...
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GIOVANNETTI, Eugenio
Giuseppe Izzi
Nacque ad Ancona il 25 febbr. 1883 da Paolo e da Amalia Giacopelli. Si laureò in lettere e in legge a Bologna, avendo come compagni di corso G. Bellonci e R. Serra. [...] di donne e di eroi (1908), documentatissimo studio sul ceramografo della fine del VI secolo a. C., "divulgatore geniale" (p. 40) della tecnica a figure rosse.
Nella città pretendendo di vedervi un nuovo e più profondo aspetto della divinità: il Dio ...
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GIULIANI, Giovanni
Lorenzo Finocchi Ghersi
Scultore, nato a Venezia verso la fine del 1663. Dei suoi genitori si sa soltanto che il padre era un fornaio. Nulla si conosce della sua formazione; come [...] per un'impostazione della figura ancora di maniera, palesata dalla postura quasi leziosa del dio, il quale, appoggiato a un sei statue di divinità (Minerva, Apollo, Giove, Giunone, Mercurio e Flora) sull'attico del palazzo dicittà nella Bankgasse, ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] città non, si protrasse a lungo, poiché nel 1494 seguì in Romagna Ferrandino, che invano tentava di resistere alle truppe di 'union tra l'uomo e Dio: "Spesso convien per lei tanto alto saglia / che conoscer mi fa che cosa è Dio" ("L'aquila che col ...
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BENAGLIO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Treviso il 4 febbr. 1708 da Andrea e da Francesca Franceschi di Castelfranco. Nel 1717, per interessamento di Fortunato Morosini, fu accolto nel seminario [...] vanità, siccome è, presso Dio, debba poi cambiar natura e diventar presso gli uomini lodevol cosa".
Continuati gli studi di diritto, il B. Padova, e in questa città egli morì il 13 apr. 1759.
Rispetto alla gran mole di opere inedite (cui vanno ...
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BRACA, Vincenzo
Enrico Malato
Nacque, probabilmente a Salerno, nel 1566. Il suo nome fu in certo modo riscoperto, nella seconda metà del secolo scorso, allorché vennero successivamente alla luce le [...] del Cinquecento - è una città chiamata la Cava; la gente di questa altro traffico non ha, se non di tesser lino, e di murare castella, palagi, mio cariss.o amico che morì in mia casa ammazzato. Dio lo recogli nella sua s.ta Gloria come spero, essendo ...
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GIUGLARIS (Juglaris), Luigi
Andrea Merlotti
(Juglaris), Nacque a Nizza Marittima nel 1607, da famiglia che sembra appartenesse alla piccola nobiltà locale e che risiedeva nel Nizzardo almeno dal XVI [...] di S. Federico, pronunciò la professione solenne prima di trasferirsi, sino alla fine del 1642, a Genova. In questa città, pur ricoprendo la carica di estatico da Dio rapito e ancora tutto posseduto da gli uomini, presentato nella chiesa di S. Filippo ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] si era laureato e sposato, "italianizzandosi al punto di non aver mai insegnato il francese ai figli". La madre, di buona famiglia bolognese, aveva ascendenti di nobiltà ferrarese. Bologna, e più tardi Roma, furono le città in cui più visse il B.: la ...
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FOLCHETTO da Marsiglia (Folquet de Marselha, Folco da Marsiglia)
Maurizio Moschella
Nacque tra il 1150 e il 1160, quasi sicuramente a Marsiglia, da Amfosso mercante genovese.
Il nome F. è una italianizzazione [...] era stata voluta da Dio per punire Alfonso VIII di Castiglia a causa della sua relazione con una ebrea di Toledo. F. di un concilio tenutosi in quella città, ricevette l'incarico di istituire un tribunale dell'inquisizione che si occupasse di ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...