L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] urbane create dal nuovo ordinamento della città (7 a.C.). Questi centri di culto rionali erano dedicati in origine Roma e che l'imperatore vivente non fosse esplicitamente qualificato come dio. Questo avvenne certamente a Roma e in Italia, dove ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] di Edessa (633-708), vescovo di quella città, senza dubbio il maggiore filologo siro di ogni tempo e mente linguistica di assoluta eminenza. Nell'intento generale di , corrispondenti ad altrettanti 'campi semantici': Dio (lezione 1), l'uomo (lezioni ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree e le tipologie sepolcrali
Un quadro esauriente dell'evoluzione delle pratiche [...] temporanea del cadavere) riportati alla luce alla periferia della città battriana di Kampir Tepe (I sec. a.C. - I dio corazzato, forse Verethragna. Un discreto numero di ossuari recanti il simbolo della croce testimonia, infine, dell'adozione di ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] i santuari erano "prima di tutto un lotto di terreno, che la comunità assegna al dio perché vi abiti" (Colonna luogo di deposizione dell'eroe eponimo della città, o meglio di colui che era ritenuto tale, ovvero quel Tarconte che ebbe un ruolo di ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] dei culti della fertilità. La zona alta delle città ospita invero edifici collegabili, per il particolare impianto molto contestata, con argomentazioni di non poco momento) che la stessa figura di Shiva, il dio-asceta della religione induista, ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] in un animale che costituiva perciò l'immagine vivente del dio. Ogni divinità prediligeva una o due specie animali, che di conseguenza erano sacre a quel dio e tabu alimentare nella città luogo di culto principale. L'animale, come la statua, era ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La tradizione enciclopedica e la descrizione del mondo...
Baudouin van den Abeele
La tradizione enciclopedica e la descrizione del mondo [...] proprietatibus rerum di Bartolomeo Anglico, scritto nel secondo quarto del XIII sec. ‒ dedicati agli argomenti seguenti: Dio, gli una finalità utilitaria e laica, a uso del governo della città-stato italiana; se il primo libro seguiva il percorso ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] per rappresentare l'atteso sfacelo della città nemica. La stessa cosa può dirsi dei gesti di certi popoli orientali, studiati nelle attraverso gli attori dialoganti: deve liberarsi dal testo e dal dio-autore. Quel che conta è lo spettacolo. La parola ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] pitture conservatesi nelle residenze private di questa e di altre città della Sogdiana. Dall'epoca protostorica lingua greca incisa su di esso, il dedicante, dal nome palesemente iranico (Atrosokes), consacra l'oggetto al dio Oxus (il fiume Amu ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Medio Oriente
Massimo Vidale
Ciro Lo Muzio
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Massimo Vidale
Consistenti tracce di grano e di orzo rinvenute [...] fase harappana della tradizione culturale dell'Indo (2600-1900 a.C.), città e villaggi applicavano un'ingegneria idraulica molto avanzata, basata su millenni di esperienza e di dura convivenza con uno dei più potenti fiumi del mondo. Le tecniche ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...