CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] 23 sett. 1610 il C. fu creato governatore di tre cittàdi frontiera in Piccardia (Roye, Péronne, Montdidier), vicine da quando egli era in Francia "il n'y avoit que la casa di Domine Dio de meilleure et où il pouvait vivre à sa guise" (Richelieu, ...
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CIBO, Caterina
Franca Petrucci
Quintogenita di Francesco detto Franceschetto, figlio naturale di Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, nacque a Ponzano vicino Firenze il 13 sett. [...] Il 25 aprile infatti il papa aveva ingiunto ai frati cappuccini di abbandonare la città e la C. accorse in loro aiuto.
Ella era stata la la perfetta sua conoscenza è il mezzo per amare Dio; l'ultimo contiene un testamento spirituale attribuito a lei ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] e degli anni immediatamente seguenti, penso che sono stati amati da Dio quelli che hanno chiuso gli occhi in tempo per non vedere l delle sue esemplari Lezioni di diritto ecclesiastico (1ª ed., Cittàdi Castello 1933), puntualmente aggiornate ...
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COPPI, Antonio
Angelo Russi
Nacque ad Andezeno (Torino) il 22 apr. 1783 da Vittorio e Maria Cocchis. I genitori, "di civile condizione e di limitate fortune" (Roncalli, Necrologia, p. 31, gli fecero [...] ed in più aggiunse (pp. 51 s.) una memoria sulla cittàdi Giovannipoli, che un tempo circondava quell'edificio sacro.
Chiamato a Osservazioni sulla Liguria, Roma 1815; Roma destinata dalla Provvidenza diDio per la libertà dei Papi, Roma 1815; 2 ediz ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] era il medico Hanana'el; si trattava di una popolazione rilevante che portò Romualdo Salernitano a parlare dicittà "Iudaica" (1866, p. 418). natura sono le azioni miracolose che sono opera diDio, come aveva sottolineato anche lo stesso Michele Scoto ...
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ERIZZO, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 28 febbr. 1566, secondogenito dei quattro figli maschi che Benedetto di Giovanni ebbe da Marina Contarini di Nicolò di Alessandro.
La famiglia [...] quasi miserabili, non si ritrovando più di due o tre teste per città che possino commodamente vivere et mantenersi LaLibreria di S. Marco. Libri, lettori, società nella Venezia dei dogi, Milano 1987, pp. 20, 218; P. Ulvioni, Ilgran castigo diDio. ...
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Paolo I, santo
Paolo Delogu
Appartenente ad una famiglia della nobiltà cittadina romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (via del Corso), fin da piccolo venne allevato ed educato nelle [...] papa il 29 maggio 757. Il suo governo nella cittàdi Roma dovette risentire delle condizioni conflittuali in cui era avvenuta di Pipino la "chiesa diDio e il popolo romano", la "chiesa diDio e il suo popolo peculiare", mentre il complesso di ...
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Giovanni II
Maria Cristina Pennacchio
Di G. non si conoscono né la data né il luogo di nascita, ma secondo il Liber pontificalis era di famiglia romana, figlio di un tale Proietto. Durante il suo pontificato, [...] de Trinitate passus est", ma anche il titolo mariano di theotòkos ("Madre diDio"). Poiché gli Acemeti avevano inviato i loro rappresentanti, christianarum Romae. Le basiliche paleocristiane di Roma (Sec. IV-IX), I, Città del Vaticano 1937, pp. 118 ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] prudentemente, consentendo il ripristino delle icone della Madre diDio e dei santi. Z., informato, inviò ad Anastasio una volta ad ottenere che il re togliesse l'assedio alla città. Pochi giorni più tardi, anzi, Ratchis rinunciò al Regno e ...
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GONZAGA, Vespasiano
Nicola Avanzini
Nacque a Fondi, nel Regno di Napoli, il 6 dic. 1531. Suo padre era Luigi (detto Rodomonte per la sua prestanza fisica), figlio di Ludovico, signore di Sabbioneta, [...] a Dio chiamare a sé mia moglie all'improvviso di apoplesia, di Luigi Gonzaga detto Rodomonte, Parma 1780; Id., Vita di V. G., ibid. 1780; Id., Vita di Giulia Gonzaga, Venezia 1781; F. Amadei, Cronaca universale della cittàdi Mantova, a cura di ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...