TETRARCHI
F. Zevi
Col nome di T. si indicano solitamente nella letteratura archeologica due gruppi di immagini in porfido, a Roma (Vaticano) e a Venezia (S. Marco).
Queste immagini sono state poste [...] , in tutto simile ai gruppi veneziani (con cui concordano le misure e ogni dettaglio di tecnica e stile) trovato a Nis (Naissus), la città natale di Costantino, che egli abbellì con splendidi edifici. Comunque è indubbio che, rispetto a quelli ...
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TETI (Θέτις, Thetis)
E. Paribeni
Divinità marina del golfo tessalico, in seguito inserita nell'ordinamento generale delle genealogie elleniche come la più veneranda tra le figlie di Nereo e di Doris.
Il [...] di T. come divinità indipendente non raggiunge mai un'importanza di primo piano. Un Thetideion è ricordato per Farsalo, che è città del dio, come a indicare la maggiore intensità della preghiera ascoltata oppure il particolare legame di nostalgico ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Belgica
Sergio Rinaldi Tufi
gallia belgica
Le Tres Galliae (note anche come Gallia Comata per l’abitudine dei suoi abitanti di portare [...] a una cosiddetta “colonna di Giove” nel tempio di Atuatuca Tungrorum: un dio-cavaliere abbatte un mostro C. - 260 ap. J.C., II, Paris 1998, passim.
Città e vici: per le “terme imperiali” di Treviri (e lo studio della tipologia):
D. Krencker et al., ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] pitture conservatesi nelle residenze private di questa e di altre città della Sogdiana. Dall'epoca protostorica lingua greca incisa su di esso, il dedicante, dal nome palesemente iranico (Atrosokes), consacra l'oggetto al dio Oxus (il fiume Amu ...
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BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] "dei Leoni", emblema e difesa magico-religiosa della città: la colonna, simbolo della Dea madre del monte di Dura, pietra ritta di Palmira, cono di Emesa trasportato a Roma da Vario Avito Bassiano, ossia da Elagabalo che prese il nome di quel Dio- ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Medio Oriente
Massimo Vidale
Ciro Lo Muzio
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Massimo Vidale
Consistenti tracce di grano e di orzo rinvenute [...] fase harappana della tradizione culturale dell'Indo (2600-1900 a.C.), città e villaggi applicavano un'ingegneria idraulica molto avanzata, basata su millenni di esperienza e di dura convivenza con uno dei più potenti fiumi del mondo. Le tecniche ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] nell'assalto di una città. Sull'Arca di Cipselo (VII sec.) era rappresentato, completamente armato, nell'atto di condurre Afrodite eseguito da Alkamenes per il tempio dell'agorà di Atene. Il dio è giovanile, senza barba, nudo stante sulla gamba ...
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Vedi ASKLEPIOS dell'anno: 1958 - 1958
ASKLEPIOS (᾿Ασκληπιός)
G. A. Mansuelli
Divinità, il cui nome è di etimologia incerta e oscura, che ebbe in origine carattere ctonio (sotterraneo) e fu poi posta, [...] ). L'immagine era certamente isolata, ma anche la fine del V sec. produsse un gruppo del dio e della paredra, opera di Nikeratos, che, al tempo di Plinio (Nat. hist., xxxiv, 88), era a Roma. Non è tuttavia possibile ancora attribuire con precisione ...
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HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] 35, 1). L'importanza del culto di H. per le città-stato greche è stato messo in evidenza nell'opera di L. R. Farnell (The Cult Horti Serviliani (Cass. Dio, lv, 9, 6). Possiamo farci un'immagine approssimativa di questa raffigurazione dalle imitazioni ...
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RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] stilistico che pervade l'arte figurativa ugaritica è una stele di un dio (Ba῾al?) con la folgore in mano, datato al dell'ultimo periodo di vita della città, dal XIV al XIII sec. a. C.: nonostante l'abbondanza di oggetti di stile egiziano o ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...