Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] nell’islam i vetrai erano organizzati in corporazioni; nell’836 nella nuova città di Sāmarrā furono introdotti i v. di al-Baṣra; fino alla rilievo; v. smaltati uscirono anche da officine dellaSiria e della Mesopotamia fino al 15° sec. (lampade ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] a una vicina fonte.Per quanto riguarda i paesi islamici della sponda orientale del Mediterraneo, sono documentati solo i b. delle principali cittàdell'Egitto e dellaSiria. Alla dinastia fatimide (909-1171) si possono attribuire con certezza ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] , poi, in pratico e definitivo uso, nelle maggiori cittàdell'estero, prima e immediatamente dopo la guerra mondiale. Oggi e soprattutto vetri smaltati usciti dalle officine dellaSiria, dell'Egitto e della Mesopotamia fino al sec. XV (lampade da ...
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CERAMICA
G. Fehérvári
Lo studio della c. medievale prese avvio già nel sec. 19°, con le prime collezioni antiquariali dedicate a oggetti più o meno intatti, rinvenuti nel corso di sterri in occasione [...] e nell'esportazione della c. a lustro di Valencia - ebbe inizio ad Anversa e presto si diffuse in altre città, tra cui tradizione ceramica, dal sec. 13° subirono l'influsso della c. persiana. In Siria, a Raqqa e Ruṣāfa, si tentava l'imitazione ...
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Francesco Luna
Fame
Plenus venter facile
de ieiuniis disputat
(San Girolamo)
Il programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite
13 giugno
Il Vertice mondiale sull'alimentazione, tenutosi a Roma nella [...] , Mali, Mauritania, Paesi Bassi, Norvegia, Perù, Romania, Siria, Svizzera, Stati Uniti, mentre quelli nominati dall'ECOSOC sono: campagne andando a ingrossare le file di disoccupati dellecittà e creando problemi di 'fame urbana' nelle periferie ...
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Cucina
Anna Martellotti
Se la nuova civiltà alimentare dell'Europa tardomedievale, fiorita con la ripresa economica e commerciale dopo la crisi dell'anno Mille, nacque dalla sintesi delle due componenti [...] eliminare le indicazioni di provenienza esotica ('di Siria', 'di Gerusalemme') che costellano i ricettari fonti e bibliografia
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. Lat. 1768, cc. 160-189v.
F. Zambrini, Il libro della cucina del ...
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Mangiare e bere
Vinicio Ongini
La storia del cibo
La produzione del cibo inizia quando gli uomini da cacciatori diventano anche agricoltori. Cominciano a coltivare la terra e a conservare i cibi. E [...] padiglione un pasticcere arabo proveniente dalla città di Damasco, in Siria, e un venditore di gelati americano / torte di frutta fresca e di candita". Tutti gli abitanti della sua città godevano di quelle prelibatezze e perfino il re si vantava di ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] e 35.000 anni fa circa, quando gran parte dell'Europa centrale e orientale è ricoperta dai ghiacci. incremento demografico: nel sito di Abu Hureyra (Siria) la popolazione passa da 200-300 individui nascono così le prime città. I resti archeologici ...
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PECCI, Enrico
Michele Lungonelli
PECCI, Enrico. – Nacque a Prato il 16 gennaio 1910 da Luigi e da Ida Lombardi.
La famiglia possedeva un forno per la panificazione nel centro cittadino ed era impegnata, [...] dell’India britannica, dell’Africa (Algeria, Marocco, Kenya e Uganda), del Medio Oriente (Siria) e della immagini del lavoro (1895-1943), in Prato. Storia di una città, III, t. I, Il tempo dell’industria (1815-1943), a cura di G. Mori, Firenze 1988 ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....