Famiglia signorile di Padova; discendente da liberi proprietarî allodiali insediati nel Conselvano e nel Piovado di Sacco (11º sec.), costituì dapprima (sec. 12º) la propria signoria comitale con centro [...] metà del 13º sec.), decadde subito dopo e, ceduto il castello e i proprî beni giurisdizionali, si trasferì a Padova. Qui, lotte di parte, i Carraresi riuscirono ad ottenere la signoria della città nel 1318 con Iacopo I. Perdutala nel 1328 per opera di ...
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Nome con cui è noto il condottiero Andrea Fortebracci (1368-1424); di nobile famiglia perugina (nacque da Oddo Fortebracci probabilmente nel Castello di Montone), militò sotto Alberico da Barbiano. Fautore [...] , e nel 1416 prese Perugia divenendone signore. Approfittando di una congiura tramata a Roma per la sede pontificia, occupò la città, ma fu cacciato dallo Sforza, che batté poi nel 1420, obbligando alla pace Martino V, dal quale fu nominato vicario ...
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Famiglia signorile di Ravenna; prese nome dal castello di P. presso Bertinoro; i Polentani, creati visconti dagli arcivescovi di Ravenna, ottennero (1282) con Guido Minore (v.) la signoria della città, [...] cui aggiunsero poi, con Bernardino (v.), Cervia. Si successero quindi Lamberto (v.), poi Guido Novello (v.), che diede ospitalità a Dante, poi Rinaldo assassinato dal cugino Ostasio I (v.). Violenze e ...
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Il suo più grande successo fu l'acquisto della città e contea di Nizza, per cui il suo stato ottenne uno sbocco al mare.
Vita e attività
Figlio (Chambéry 1360 - Castello di Ripagna 1391) di Amedeo VI, [...] dopo il suo accordo con Gian Galeazzo Visconti, che l'aveva fomentata. Il suo più grande successo fu (1388) l'acquisto della città e contea di Nizza, ottenuto attraverso un accordo con i Grimaldi di Bueil, per cui il suo stato ottenne uno sbocco al ...
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Archeologo italiano (Genova 1910 - Lipari 1999), soprintendente alle antichità della Liguria (1939-1941), poi della Sicilia orientale. È particolarmente noto per le sue ricerche preistoriche e protostoriche [...] Tra le opere: La Sicilia prima dei Greci (1957); Poliochni. Città preistorica nell'isola di Lemnos, (2 voll., 1964-1976); alcune Mylai, 1959; Meligunis Lipara, 3 voll., 1960-68); Il Castello di Lipari e il Museo archeologico eoliano (con M. Cavalier ...
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Architetto (Castellamonte 1618 - Torino 1683), figlio di Carlo, ne proseguì l'attività architettonica e urbanistica come architetto ducale. Tra le sue realizzazioni più importanti: il nuovo palazzo ducale [...] (di cui progettò anche il rinnovamento del fronte) e la nuova espansione della città verso il Po, segnata dalle due arterie convergenti sul Castello (via della Zecca e contrada Po). Notevole è anche la residenza di caccia della Venaria, giuntaci ...
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Pittore (n. castello di La Châtre, Bourbonnais, 1470 circa - m. Arezzo 1529). Soprattutto pittore di vetrate; a Roma, sotto il pontificato di Giulio II, lavorò alle finestre del Vaticano, distrutte nel [...] sacco della città (1527) e, poi, alle mirabili vetrate di S. Maria del Popolo. Dal 1519 ad Arezzo, realizzò le vetrate e gli affreschi nelle volte della cattedrale. ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] stesso Brunel creava il grande transatlantico veloce, la ‘città galleggiante’, con dimensioni rimaste insuperate per molti anni, da carico non hanno più le classiche 3 ‘isole’ (castello, cassero centrale e cassero poppiero) che ne caratterizzavano un ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] , gli venne vietata la residenza a Parigi. Si stabilì allora al castello di Cirey (Champagne) presso M.me du Châtelet. Da questa donna (anche dopo aver acquistato i castelli di Tornay e di Ferney, contigui alla città di Ginevra ma in territorio ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] alla quale si doveva il malgoverno di cui soffrivano la città e l'Impero, e in tal modo agevolò al suo alcune teste marmoree (Pisa, Camposanto, Vaticano, Berlino, Napoli, Castello di Agliè), e dalla statua loricata nel Palazzo Senatorio a Roma ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...