Per cappella s'intende una piccola costruzione religiosa annessa a una chiesa, a un palazzo, a un castello, a una villa, a un cimitero: può essere incorporata all'edificio, di cui fa parte, o del tutto [...] col tempo a corrispondere a quello di direttore d'orchestra. Per la storia delle maggiori cappelle musicali di Germania, occorre riferirsi alla storia delle principali città tedesche (v. dresda; monaco; stoccarda; vienna, ecc.).
V. tavv. CCXI a CCXIV ...
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Nacque il 24 ottobre 1798 a Torino dal marchese Cesare Taparelli d'Azeglio e da Cristina Morozzo di Bianzé, dopo i fratelli Roberto (v.), Prospero poi Luigi nella Compagnia di Gesù (v. taparelli), ed Enrico [...] Torino; altre sue opere sono nelle Gallerie di Brera e del Castello Sforzesco a Milano. È una pittura sincera, vivace, e, sarebbe stato enormemente più vasto: gli attori del suo dramma, città e provincie intere, la scena gran parte d'Italia, la ...
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. Grande famiglia feudale, di origine probabilmente longobarda, come indicano le professioni di legge dei suoi membri per varî secoli, l'uso del duello giudiziario, il nome stesso di Ildebrando o Ildebrandino [...] del contado in quattro parti con un atto stipulato nella chiesa del comune orvietano e portante precise indicazioni delle città e castelli a ciascuna parte assegnati. La famiglia si era intanto caricata di debiti verso il comune e i privati del ...
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Piccola città della provincia di Piacenza (2260 ab.), nella vallata della Trebbia, a 272 m. s. m. È posta sulla sinistra del fiume, là dove tre strade s'incontrano quella per Piacenza, quella per Varzi [...] arcate disuguali sulla Trebbia, con molte parti medievali; il castello dei Dal Verme edificato nel 1440, con resti della porta reggimento civile, il borgo (poi, dacché fu sede vescovile, la città) di Bobbio fu retta dagli abati, poi dai vescovi (dal ...
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VISCONTI
Luigi Simeoni
. La grande fortuna raggiunta inaspettatamente alla fine del sec. XIII dalla famiglia V., fino allora modesta, fece presto sorgere delle leggende sulla sua origine, create dall'adulazione [...] cortigiana, o promosse dagli stessi signori.
Questo castello di favole prese maggior consistenza, per la vanità Il ramo però dal quale venne la dinastia signorile dovette rimanere in città con feudi a essa vicini, a Pogliano, Saronno, Cornaredo, pur ...
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MONTESQUIEU, Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di
Gioele Solari
Nacque nel castello di La Brède il 18 gennaio 1689 da famiglia discendente da protestanti convertiti; morì a Parigi il 10 [...] Mademoiselle de Clermont, per la quale scrisse il Temple de Gnide. Vi si celebra l'amore dei campi in contrasto con l'amore della città e vi si dimostra che la felicità deriva dai sentimenti del cuore e non dai piaceri dei sensi. Il M. lo pubblicò a ...
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Città del Piemonte, con oltre 10.000 ab., capoluogo di provincia e dell'ampia valle alpina a cui dà il nome e che già costituì il ducato di Aosta. Situata in una piana abbastanza vasta, sulla sinistra [...] da molti anni esiste il progetto del traforo del Monte Bianco.
La città, che nel 1573 contava oltre 3000 ab., non sembra aver variato nel Medioevo castelli fortificati con torri, costruzioni di cui quattro sussistono ancora. Il castello dei visconti ...
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RATISBONA (ted. Regensburg; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Pietro ROMANELLI
Walter HOLTZMANN
Carlo MORANDI
Città della Baviera, capoluogo dell'Alto Palatinato (Oberpfalz), posta sul Danubio, [...] due isolette; inoltre un'altra strada che passa per Landshut collega la città con la valle dell'Inn e col Brennero. Se a questo si Thurn e Taxis, che ha la sua residenza in un castello posto presso il chiostro di S. Emmerano. Ratisbona è sede ...
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Domenicana, nata a Siena da Iacopo, tintore nel rione di Fontebranda, e da Lapa di Puccio Piagenti, il 25 marzo 1347, morta a Roma il 29 aprile 1380 e sepolta nella chiesa della Minerva. La data di nascita [...] Venezia sotto la direzione della curia vescovile di Castello; il testo integrale è inedito, ma buona Cateriniane (I, Siena 1928) nella università di Siena, le conferenze tenute alle Corporazioni dei Caterinati in Roma e in altre città d'Italia. ...
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Il termine cucina deriva da una forma lat. coquina da coquo (come culina da *cocslina) e sta a indicare il luogo proprio del focolare; così anche secondo un'etimologia varroniana culinam veteres coquinam [...] seconda che si trattava di comuni case o di grandi conventi e castelli. Nel primo caso la cucina costituiva anche il principale ambiente di sullo stesso piano vicino alla bragia. Nelle case di città tali sistemi sono superati: il fuoco s'accende in ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castellano2
castellano2 s. m. [lat. castellanus «abitante di un castello»]. – 1. Signore o padrone di un castello; per estens., signore di terre: Egli è di poca terra castellano (Berni). 2. Comandante di un castello o fortezza. 3. Abitante...