leggi di Mendel
Leggi fondamentali dell’ereditarietà genetica, formulate dal monaco agostiniano Gregor Mendel (1822-1884) in seguito a esperimenti realizzati a partire dal 1856 su piante di pisello (Pisum [...] numero di combinazioni. Esse rimasero completamente ignorate fino al 1900; poco dopo si constatò la perfetta congruenza dei fenomeni citologici (mitosi e meiosi) con le leggi di Mendel, e la scienza dell’ereditarietà fu così stabilita su solide basi ...
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Biologo, nato ad Asti il 20 maggio 1879, morto a Milano il 10 marzo 1934. Si laureò in scienze naturali a Torino nel 1901. Fu assistente di E. Giglio-Tos a Cagliari (1903-1912); passò poi alla scuola di [...] di zoologia a Sassari e nel 1926 a Pavia.
Le ricerche dell'A. vertono principalmente nel campo della citologia genetica alla quale portò estesi e importanti contributi: tali quelli sul mutazionismo delle cellule germinative con conseguente origine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli strumenti diagnostici a disposizione della medicina, nel corso del Novecento, sono [...] i laboratori diagnostici iniziano a essere considerati parte integrante degli ospedali. L’autorità – e gli obiettivi – degli esami citologici si espandono ancora quando alcuni tipi di questi esami, come il Pap test per il cancro della cervice messo a ...
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BRUNELLI, Gustavo
Maurizia Cappelletti Alippi
Nacque a Roma il 18 giugno 1881 da Enrico e da Antonietta Favilli-Bacci; si laureò in scienze naturali a Roma con una tesi che aveva preparato, sotto la [...] a individuare un materiale di studio eccellente per questo tipo di ricerche - sarà da allora abbondantemente usato dai citologi giapponesi -, il B. metteva in evidenza la struttura a spirale di ciascun cromosoma, confermando quanto aveva trovato il ...
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. È nella citogenetica, la formula che indica i caratteri distintivi di numero, di grandezza e di forma dei cromosomi del corredo di una data specie, come risultano quando i cromosomi sono raccolti nel [...] che si manifesta fra la tassonomia ordinaria e la tassonomia cariologica, fra il genere dei sistematici e il genere dei citologi, cioè il cariotipo, fornisce l'esatta misura del grado delle affinità della specie e dà idea dell'entità dei processi ...
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PARTENOGENESI (dal gr. παρϑένος "vergine" e γένεσις "generazione")
Giuseppe MONTALENTI
Alberto CHIARUGI
Nicola TURCHI
Termine introdotto da R. Owen (1849) per indicare lo sviluppo di uova non fecondate. [...] processi della divisione cellulare e dei fenomeni della maturazione degli elementi germinali, si vennero dimostrando i processi citologici dello sviluppo partenogenetico (le prime ricerche sono quelle di A. Weismann [1886-87] e del Blochmann [1887 ...
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AVETTA, Carlo
Giuseppe Lusina
Nato a Torino il 13 marzo 1861, compì gli studi universitari a Roma, e vi fu poi assunto come assistente nell'Istituto botanico; qui rimase fino alla sua chiamata alla [...] dell'A., nelle quali ebbe modo di manifestare qualità di fine ricercatore, riguardano l'anatomia e la citologia; particolarmente esaurienti sono le osservazioni sulle anomalie di struttura delle radici delle Dicotiledoni; altri lavori si riferiscono ...
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Genere di Graminacee della sottofamiglia Poeoidee, tribù Avenee. Comprende erbe annue con spighette 2-5-flore, pendule in pannocchie; foglie nel boccio convolute; glume sterili assai grandi, nascondenti [...] , ma che dànno facilmente forme di ritorno alle selvatiche.
Le avene si riuniscono in 5 gruppi distinti da caratteri citologici, somatici e fisiologici (suscettibilità al carbone, alla ruggine e al mildew).
Le forme coltivate si differenziano dalle ...
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Nella fecondazione, due germi o gameti (spermatozoo e uovo) si fondono formando lo zigote (o uovo fecondato) e questo, sviluppandosi, forma il nuovo individuo. Molto si è discusso sugli effetti della fecondazione [...] considerò l'anfimissi, diversamente, come causa di variabilità individuale. Giunse a tale concezione basandosi sui fenomeni citologici della fecondazione e della riduzione dei cromosomi: suppose che nella riduzione venga eliminata, coi cromosomi, una ...
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WILSON, Edmund Beecher
Pasquale Pasquini
Biologo americano, nato a Geneva nell'Illinois (Stati Uniti) il 19 ottobre 1856. Laureato in scienze naturali alla Johns Hopkins University nel 1881, fu professore [...] , il W. è tra i grandi pionieri della dottrina cromosomica dell'eredità e degli studî di embriologia sperimentale.
Nella citologia l'opera del W. è di grande interesse generale: sono classici i suoi contributi alla conoscenza della struttura del ...
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citologia
citologìa s. f. [comp. di cito- e -logia]. – Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione,...
citologico
citològico agg. [der. di citologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla citologia: osservazioni citologiche. 2. Che si riferisce alla cellula o a sue parti: differenziamento c., differenziamento delle cellule.