locus
Zona particolare e circoscritta di organi anatomici. Con valore generico, è chiamato locus minoris resistentiae («luogo di minore resistenza») qualsiasi punto o regione organica che, presentando [...] l. deve la colorazione scura che lo caratterizza. ● In genetica, il l. è la localizzazione relativa a una mappa genetica o citologica di un particolare gene e di tutti i suoi alleli. In partic., l. genico è la porzione della sequenza nucleotidica in ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] con la più generale e feconda delle teorie biologiche, quella cellulare. Ne derivano sviluppi decisivi, con il precisarsi del livello citologico d'osservazione, fin dai primi anni del nuovo secolo. Esce, nel 1900, la seconda edizione di The cell in ...
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Disciplina che si propone di rintracciare gli attributi comuni, morfologici e funzionali, delle cellule e delle strutture da queste derivate; attributi che sono compresi sotto il nome di "organizzazione [...] , di van Beneden e di Boveri. E in un periodo più recente si trasse partito dai fatti che il metodo citologico aveva svelato nella maturazione e nella fecondazione degli elementi sessuali, integrandoli con le leggi dell'eredità (leggi di Mendel) per ...
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rachicentesi
Puntura transcutanea che si effettua nella maggior parte dei casi a livello della regione posteriore del rachide lombare, a scopi diagnostici (valutazione della pressione del liquor nello [...] ), e di elementi cellulari (➔ pleiocitosi). Un aumento delle albumine con numero normale di cellule (dissociazione albumino- citologica) è presente nella sindrome di Guillain-Barre e nelle compressioni midollari. La sindrome di Froin associa questi ...
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GINANDROMORFISMO (dal gr. γυνή "donna", ἀνήρ "uomo" e μορϕή "forma"; lat. scient. Gynandromorphismus)
Giuseppe MONTALENTI
Giuseppe MARIANI
Ginandromorfo o pseudoermafrodita è un individuo in cui compaiono [...] .
Negli uccelli, in cui pure sono stati descritti alcuni casi di ginandromorfismo, non si è potuta finora avere la dimostrazione citologica di questo fenomeno. È noto, d'altra parte, che si può avere l'inversione sessuale in seguito a castrazione, e ...
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L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] Heinrich Haeckel, con le ricerche sui radiolari, che nel corso degli anni Sessanta ne sanzionarono l'uso in campo citologico. In questo periodo fu anche avviato il progetto di ridurre la teoria cellulare di impronta virchowiana, allora dominante, a ...
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Linguistica
In fonetica, articolazione di una fricativa glottidale (o laringale), cioè il soffio espiratorio che è articolato principalmente nella laringe; in alcune lingue è sonoro. Nelle lingue che adoperano [...] di una pressione negativa endotoracica.
A. endouterina A. ed evacuazione dell’utero mediante una cannula speciale: metodica utilizzata nella diagnostica citologica (tumori dell’utero), nella terapia della mole idatiforme e nell’aborto provocato. ...
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tumore solido
Stefania Azzolini
Massa compatta di tessuto che cresce differenziandosi dal tumore liquido costituito da cellule in sospensione. I tumori solidi hanno una struttura specifica che ricorda [...] ulteriormente suddivise, a seconda del tessuto d’origine, in cellule tumorali del mesenchima, dell’epitelio, del sistema nervoso, embrionali e germinali. Accanto a questi tumori si collocano anche quelli di origine citologica sconosciuta.
→ Oncologia ...
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OLIVO, Oliviero Mario
Germana Pareti
OLIVO, Oliviero Mario. – Nacque a Trieste il 24 maggio 1896 in una famiglia di origini cadorine, di Suppiane (Venas), da Bernardo Antonio e da Maria Kuk.
Arruolatosi [...] da Heinrich Siedentopf; sotto la guida dell’istologo di origine ungherese Tibor Péterfi, si specializzò nella ricerca citologica e nella microdissezione; a Copenhagen, con Albert Fischer, apprese tecniche di coltivazione dei tessuti. Trascorse quindi ...
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SANGUE (lat. sanguis; gr. αἷμα; fr. sang; sp. sangre; ted. Blut; ingl. blood)
Ettore REMOTTI
Adolfo FERRATA
Leone LATTES
Rodolfo MARGARIA
Agostino PALMERINI
Mario DONATI
Nino BABONI
Il sangue dei [...] non solo il metodo di uso corrente, ma quanto di più fine e di più esatto, si possa desiderare nello studio citologico del sangue. Le differenziazioni, i particolari di struttura, i rapporti genetici sono stati in gran parte stabiliti su materiale ...
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citologia
citologìa s. f. [comp. di cito- e -logia]. – Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione,...
citologico
citològico agg. [der. di citologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla citologia: osservazioni citologiche. 2. Che si riferisce alla cellula o a sue parti: differenziamento c., differenziamento delle cellule.