Biologo (Amburgo 1902 - Sacramento 1981), prof. di zoologia (1947-70) e di genetica (1958-70) all'univ. di Berkeley, in California. L'attività di ricercatore di S. ha avuto come esclusivo campo di indagine [...] . Fra l'altro si devono a S.: l'analisi della costituzione genetica del cromosoma Y in Drosophila, la dimostrazione citologica che lo scambio di segmenti omologhi costituisce la base dello scambio genetico; la scoperta del crossing-over somatico. Ha ...
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. Corpo di dottrina, sorto in seno alla citologia, (v. in questa App.) che associa lo studio della struttura nucleare degli organismi con i problemi della sistematica e della genetica.
La collaborazione [...] specie. Da questo movimento è nata la cariologia sistematica e la cariologia filogenetica.
I primi rapporti fra gli studî citologici e quelli di genetica si ebbero con la spiegazione cromosomica delle leggi del Mendel, con la scoperta del nesso fra ...
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Genetista (Nemirov, Ucraina, 1900 - Davis, California, 1975). Lettore all'univ. di Leningrado, nel 1927 si trasferì negli USA, dove lavorò alla Columbia University nel laboratorio di T. H. Morgan e poi, [...] , le sue ricerche hanno portato un contributo decisivo alla conoscenza dei meccanismi evolutivi, con la ricostruzione su base citologica della filogenesi di alcune specie di drosofila e la dimostrazione dell'insorgere, in questo genere, di una specie ...
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FLEMMING, Walter
Edoardo Zavattari
Biologo, nato il 21 aprile 1843 a Sachsenberg bei Schwerin nel Meclemburgo, morto il 4 agosto 1906 a Kiel. Laureatosi nel 1868 in medicina, fu successivamente allievo [...] questioni di anatomia macroscopica e di embriologia degl'invertebrati, l'opera scientifica del F. è essenzialmente istologica e citologica, e in questo campo egl i compì importanti ricerche. Fra queste sono particolarmente degni di menzione gli studî ...
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CORTI, Alfredo
Federico Di Trocchio
Nato a Tresivio (prov. di Sondrio) il 24 luglio 1880 da Linneo e Maria Pia Menatti, studiò scienze naturali a Pavia dove fu alunno del collegio Ghislieri e allievo [...] risultò che "nel citoplasma appaiono delle lacune... cavità che con i mezzi di fissazione e colorazione della tecnica citologica, escludendo solo i metodi di riduzione metallica, appaiono come fossero vuote, e cioè con contenuto ialino chiaro" (p ...
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Cariotipo
Antonino Forabosco
Aspetto morfo-strutturale microscopico del corredo o complemento cromosomico di una cellula, quale si osserva nel corso della metafase mitotica. Può essere per questo definito [...] , nonché eventuali alterazioni del numero e della struttura dei suoi cromosomi. Questo studio si avvale di una procedura citologica che parte dal reperimento di cellule in mitosi e prosegue con il loro trattamento con colchicina (che consente di ...
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STERN, Curt
Biologo, nato ad Amburgo il 30 agosto 1902. Si laureò in scienze a Berlino nel 1923. Lavorò per un certo tempo al Kaiser Wilhelm Institut di Berlino. Nel 1933 si trasferì negli S. U. A. e [...] (crossing over) è costituita da uno scambio di segmenti fra i cromosomi omologhi; con ciò si ebbe la prova citologica dello scambio, che è uno dei fondamenti della genetica. Molto importanti sono anche gli studî sulla compensazione di dose dei ...
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. È un alcaloide contenuto nei semi (3%), nei bulbi (0,40%), e del resto in tutta la pianta del colchico. La sua formula, determinata empiricamente da S. Zeisel come C22H25O6N, sembra abbia, secondo M. [...] dopo le prime osservazioni fatte da W. E. Dixon (1905) - intrapresero a Bruxelles le prime ricerche sistematiche sull'azione citologica della droga: fu riconosciuto per la prima volta nei tessuti animali che questa azione consiste nell'arresto delle ...
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MAZZI, Valdo
Baccio Baccetti
– Nacque a Torino il 2 sett. 1917 da Adinolfo e da Anna Cristiani. Per l’attività del padre, funzionario pubblico, la famiglia si spostò a Massa, dove il M. compì i primi [...] lungimiranza del metodo e alcune ricerche del M. possono essere considerate esemplari: dell’ipofisi del tritone chiarì tutta la citologia normale, ne manovrò il modello per le fasi del ciclo annuo e a varie temperature, lo collegò (in collaborazione ...
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MIDOLLO OSSEO (XXIII, p. 233)
Giovanni DI GUGLIELMO
Secondo i moderni concetti di istofisiologia, il midollo osseo si considera come una voluminosa ghiandola (del peso complessivo di circa 1-2 kg.), [...] tutto innocua. In tale maniera è oggi possibile correntemente rilevare nel sano e nel malato, accanto alla composizione citologica del sangue (emogramma), anche quella del midollo osseo (mielogramma). Sia l'emogramma, sia il mielogramma in condizioni ...
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citologia
citologìa s. f. [comp. di cito- e -logia]. – Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione,...
citologico
citològico agg. [der. di citologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla citologia: osservazioni citologiche. 2. Che si riferisce alla cellula o a sue parti: differenziamento c., differenziamento delle cellule.