Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] sua sede nel fegato; che la bile nera, fredda e secca, che pone in relazione con la terra, ha la sua sede nella cistifellea. Dimentica, però, di definire poi gli altri umori, o, quanto meno, si limita a scrivere che il sangue è inviato dal fegato a ...
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Medicina
In medicina, concrezione cristallina, pura o mista ad altri elementi, di sali minerali o di acidi organici, che si formano nell’organismo in condizioni patologiche. I c. si possono formare in [...] pura, da pigmenti e sali biliari) possono trovarsi in un punto qualunque delle vie biliari, più frequentemente nella cistifellea da dove migrano nel coledoco. La patogenesi appare talora legata a particolari turbe del metabolismo, che producono un ...
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Ormone peptidico prodotto da neuroni secretori dei nuclei ipotalamici sopraottico e paraventricolare e immagazzinato nel lobo posteriore dell’ipofisi, che provoca le contrazioni della muscolatura uterina, [...] da quella del progesterone) ed è impiegata in terapia per stimolare e regolare le contrazioni uterine o per arrestare le emorragie post-partum. L’o. eccita anche la muscolatura liscia dell’intestino, della cistifellea, dell’uretere e della vescica. ...
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APPARATO Stomaco.-Fisiopatologia. - Nel campo della secrezione gastrica le nozioni più importanti recentemente acquisite riguardano la scoperta di W. B. Castle di una sostanza, con carattere di enzima, [...] segmento piloro-duodenale, provoca un complesso di sincinesie non solo sul tratto intestinale che immediatamente segue, ma sulla cistifellea e anche sui segmenti più distali (colon): non è raro uno stimolo motorio anche del tratto rettale. Accanto ...
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stomaco e digestione
Giulio Levi
Demolire il cibo per ricavarne energia
La digestione è il processo che trasforma il cibo in energia e in materiale da costruzione per il corpo. Il nostro apparato digerente [...] al duodeno un altro rinforzo, la bile. Questa è un liquido scuro e amaro che viene raccolto e concentrato nella cistifellea per essere poi riversato nel duodeno in grande quantità (almeno mezzo litro al giorno) quando è presente cibo da digerire ...
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FEDELI, Fedele
Mario Crespi
Nacque a Pisa, da Carlo e da Giulia Gibelli, il 7 ag. 1891. Superati gli studi secondari, s'iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Pisa.
Rimaneva [...] nelle stenosi intestinali, in Riv. di patol. sper., IV [1929], pp. 329-358; Le modificazioni delle pareti della cistifellea conseguenti all'ablazione della mucosa, in La Clinica chirurgica, XXXIV [193], pp. 1107-1123; Le alterazioni del letto epatico ...
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CUTORE, Gaetano
Ennio Pannese
Nacque a Paternò (Catania) il 21 giugno 1869 da Emanuele e da Giulia Cutore. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Catania, cominciò, a frequentare [...] presenza nella mucosa dell'uretra muliebre, ibid., V [1906], pp. 454-465; Ancora delle ghiandole intraepitoliali pluricellulari nella cistifellea del cane, in Anatomischer Anzeiger, XXXVI [1910], pp. 100-103), l'epitelio di rivestimento nella zona di ...
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DOMINICI, Leonardo
Giuseppe Armocida
Nacque a Trevi (Perugia) il 25 sett. 1879 da Francesco, medico, e da Agnese Ciccaglia. Compi gli studi di medicina nell'università di Roma, dove ebbe come maestri [...] a trasporto per via biliare e giunse a concludere che la penetrazione poteva avvenire per continuità di processo dalla cistifellea al fegato forse per il tramite delle vene epatiche accessorie. In quello stesso periodo si interessò al valore clinico ...
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Intervento terapeutico di frantumazione di un calcolo situato nelle vie urinarie o in quelle biliari, per consentirne la successiva eliminazione per via naturale. Viene effettuata con tecniche varie: l. [...] di calcoli biliari sotto controllo ecografico o radiologico. Traggono giovamento da questa tecnica incruenta soggetti con cistifellea funzionante e con limitato numero di calcoli. I calcoli vengono frantumati dalle onde d’urto ed espulsi ...
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Pus
Daniela Caporossi
Il pus è un essudato più o meno denso, solitamente di consistenza cremosa, talora semisolido, perlopiù giallastro, ma anche di diverso colore, che si forma nel corso di alcuni [...] di empiema la condizione patologica in cui si ha accumulo di pus all'interno della cavità pleurica oppure della cistifellea.
Al processo di formazione del pus nel focolaio infiammatorio partecipano gli elementi del tessuto connettivo (vasi sanguigni ...
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cistifellea
cistifèllea s. f. [comp. di cisti- e del lat. felleus, agg. di fel «fiele»]. – In anatomia, organo cavo (detto anche vescichetta biliare e colecisti) a forma di pera, situato sulla faccia inferiore del fegato, che accumula e concentra...
bacinetto
bacinétto s. m. [dal fr. ant. bacinet, mod. bassinet, der. di bacin (bassin) «bacino»]. – 1. a. Calotta metallica che nell’epoca feudale si portava sotto l’elmo per difendere la testa quando esso veniva tolto. b. Copricapo metallico...