Anafilassi
Red.
Con il termine anafilassi (dal gr. ἀνά, "contro", e ϕύλαξις, "protezione") vengono definite lesioni tissutali provocate da reazioni allergiche di tipo immediato - che si verificano cioè [...] di insetti, inoculazione di sieri.
Da ricordare che l'anafilassi può scatenarsi a seguito della rottura di una cisti idatidea. La sintomatologia obiettiva è caratterizzata da varie alterazioni: respiro superficiale e frequente oppure raro, fino alla ...
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Salivari, ghiandole
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
Le ghiandole salivari sono organi accessori dell'apparato digerente, deputati alla produzione di un secreto, la saliva, necessario per lubrificare [...] spontanea del calcolo, altrimenti questo deve essere asportato chirurgicamente. Altre forme ostruttive sono rappresentate dalle cisti da ritenzione o mucoceli che colpiscono le ghiandole salivari minori. Sono causate generalmente da microtraumi ...
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Anatomia e medicina
Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo [...] da infiammazioni vicine; le alterazioni che accompagnano le gestosi; i tumori (corionepitelioma, mola vescicolare, sarcomi, cisti).
Botanica
La regione delle foglie carpellari sulla quale sono inseriti i funicoli portanti gli ovuli. Consta di ...
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Schizofrenia
Giovanni Manfredi
Per s. si intende una grave patologia mentale caratterizzata da sintomi psicotici, apatia, ritiro sociale e compromissione delle funzioni cognitive. Tale patologia induce [...] sono spesso evidenti alterazioni morfologiche tipiche delle prime fasi dello sviluppo cerebrale, come la stenosi dell'acquedotto, le cisti settali e aracnoidee, l'agenesia del corpo calloso e l'assenza o l'alterazione della normale simmetria della ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] dei cavalli), sia attraverso l'alimentazione (si pensi a innumerevoli parassitosi, come la trichinosi, i vermi intestinali, la cisti da echinococco, ecc.).
La migliore conoscenza delle forme di contagio non spiega però, riprendendo la vecchia logica ...
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Anatomia e medicina
Formazione molle di vario tipo racchiusa, circoscritta o protetta dal tessuto osseo.
M. allungato
La regione di transizione fra encefalo e m. spinale.
Anatomia comparata
Deriva embriologicamente [...] ; queste ultime possono essere provocate da affezioni delle vertebre (tumori, fratture, morbo di Pott), delle meningi spinali (cisti, ispessimenti di natura infiammatoria) o del tessuto nervoso (tumori).
M. osseo
Tessuto molle che occupa il canale ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] , determina una malattia ereditaria può incidere significativamente sulla malattia. Per es., i pazienti affetti da rene policistico di tipo adulto sviluppano cisti renali in media nel 22% dei casi già all’età di 10 anni, nel 68% dei casi a 20 anni ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] di breve durata, a tipo eritematopapuloso, che regredisce spontaneamente; il milio sebaceo, caratterizzato da piccole cisti da ritenzione sebacea, bianco-giallastre, localizzate al volto, soprattutto al naso, che scompaiono senza alcuna terapia ...
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Trapianto
Raffaello Cortesini
Carlo Casciani
Accenni al trapianto di organi o di tessuti si ritrovano nella mitologia, nelle leggende dei primissimi secoli dopo Cristo (trapianto di un arto a opera [...] , mentre quelle diffuse richiedono il trapianto per eliminare focolai settici e prevenire la degenerazione neoplastica delle cisti.
Nell'ambito della tecnica chirurgica, un'importante innovazione è stata quella del trapianto segmentario di fegato ...
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Genetiche, malattie
Sebastiano Calandra e Bruno Dallapiccola
Le malattie genetiche sono quelle condizioni morbose che hanno come causa predominante, o come concausa necessaria, una modificazione (mutazione) [...] in presenza di un reperto patologico, non sempre può definirne il significato e la gravità (per es. riscontro di cisti nei plessi coroidei) e che perciò spesso si avvale di tecniche complementari (analisi cromosomiche, biochimiche, molecolari) per l ...
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cisti
(o ciste; meno com. cìstide) s. f. [dal lat. mediev. cystis, gr. κύστις -εως o -ιδος «vescica»]. – 1. In medicina, cavità abnorme, in genere rotondeggiante, munita di pareti proprie, congenita o acquisita, a contenuto solido, semisolido...
cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato nei misteri dionisiaci, per nascondere...