CHIARA d'Assisi, santa
Ugolino Nicolini
Nacque ad Assisi nel 1193 da Favarone di Offreduccio di Bernardino e da Ortolana. Sulla famiglia le notizie, non numerose ma autentiche, ci vengono quasi esclusivamente [...] IV. D'altra parte, che lo stesso cardinale Ugolino fosse un ammiratore irriducibile della regola benedettina secondo la riforma cisterciense si desume anche dall'estrema asciuttezza del testo con cui rinnovò a C. il detto privilegium il17 sett. 1228 ...
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PIETRO di Lucedio
Maria Pia Alberzoni
PIETRO di Lucedio (Pietro di Magnano). – Appartenente a una famiglia della feudalità vescovile vercellese (cfr. nel 1185 «Obertus de Magnano, frater predicti abatis»), [...] nell’Italia occidentale nei secoli XII e XIII, Vercelli 1999, pp. 119-138; M.P. Alberzoni, Dal cenobio all’episcopio: vescovi cisterciensi nell’Italia nord occidentale all’inizio del XIII secolo, ibid., pp. 140, 144, 146-148, 150-158, 160-163, 167 ...
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GONARIO (Gonnario, Gunnari) di Torres
Mauro Ronzani
Secondo di questo nome, figlio del giudice di Torres Costantino (I) di Lacon e di Marcusa de Gunale, nacque all'inizio del secondo decennio del secolo [...] L. Brook et al., Cagliari-Sassari 1984, pp. 195 s.; P.F. Simbula, G. II di T. e i cistercensi, in I cisterciensi in Sardegna. Aspetti e problemi di un ordine monastico benedettino nella Sardegna medioevale, a cura di G. Spiga, Nuoro 1990, pp. 107-115 ...
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ERCOLANI, Vincenzo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Perugia il 10 genn. 1517 da Francesco, appartenente ad una nobile famiglia perugina e da una Adriana, di cui non si conosce il cognome.
Si sa che, a causa [...] et la société romaine de son temps, Paris 1929, pp. 201-203; R. Guarnieri, Ricordi d'una visita apostolica del 1566 a cisterciensi di Toscana, in Rivista di storia della Chiesa in Italia, V (1951), pp. 101-106; B. Carderi, La riforma domenicana in ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] in Borgogna ebbero conseguenze sull'arte della Catalogna. La scuola romanica borgognona cominciò a usare le vòlte a crociera, che nel monastero cisterciense di Poblet si trovano nelle navate laterali, mentre la centrale è coperta in vòlta a botte. I ...
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LEGATURA (fr. reliure; sp. encuadernación; ted. Buchbinderae; ingl. bookbinding)
Tammaro DE MARINIS
Filippo ROSSI
Guido GIANNINI
Il vocabolo indica l'atto e l'effetto di legare i libri, il cucire [...] rare erano state nel secolo precedente. Gli artefici di queste legature sono assai spesso monaci: benedettini, cisterciensi, certosini, agostiniani, domenicani, ecc., specialmente in Germania (Conrad Forster, domenicano di Norimberga, 1433-57; Johan ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] e del pensiero cristiano. Ma accanto ai benedettini si distinsero in ordine di tempo in quest'opera anche i monaci cisterciensi e i certosini, e in seguito i frati minori, ai quali ultimi andiamo debitori di numerosi codici contenenti opere di ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] al Mille i maestri comacini erano stati missionarî del gusto romanico e come, un poco più tardi, i cluniacensi, i cisterciensi e le maestranze al loro servigio avevano diffuso il gotico.
In conclusione, tutta l'arte del Seicento e di gran parte ...
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TETTO (fr. toit; sp. te)ado; ted. Dach; ingl. roof)
Bruno Maria APOLLONJ
Luigi CREMA
Ernesto LESCHIUTTA
Tecnica della costruzione. - In un tetto si distinguono queste diverse parti: le falde o piani [...] transetto coperto con tetto piramidale acutissimo come nei duomi di Spira, Magonza, Worms, ecc., e nelle chiese cluniacensi e cisterciensi della Normandia, della Borgogna e della Provenza, del sec. XII e XIII. Le chiese romaniche della Gran Bretagna ...
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SLESIA (A. T., 53-54-55)
Arrigo LORENZI
Elio MIGLIORINI
Riccardo RICCARDI
Ernesto SESTAN
La Slesia, compresa circa fra 13° 30′ e 19° di longit. E. e fra 49° 30′ e 52° di latit. N., può essere paragonato [...] ad essi fu ceduta vasta parte di terra ducale; altra parte fu ceduta a monaci, generalmente tedeschi, premonstratensi e cisterciensi; il loro convento più importante fu quello di Leubus (1175). Colonie e villaggi tedeschi si spinsero fin sulla destrȧ ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...