Città dell’Inghilterra (477.600 ab. nel 2008), nella contea metropolitana del West Yorkshire, sul versante orientale dei Monti Pennini, sul fiume Aire, 70 km a NE di Manchester. È uno dei più antichi centri [...] (1066), nel 16° sec. era attivo mercato laniero e nel 1626, con re Carlo I, divenne borgo con diritto di rappresentanza al Parlamento (municipal borough). Nei suoi pressi si trovano le rovine di Kirkstall Abbey, fondazione cistercense del 12° secolo. ...
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FREGOSO, Paolo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1430 da Battista, reputato uomo d'arme, fratello del doge Tommaso, che Battista scalzò per poche ore nel 1437, e da Ilaria Guinigi di Paolo [...] sforzesco.
Il 17 ag. 1478 il F. lasciò il territorio ligure per il Parmense e si ritirò, dall'ottobre, nell'abbazia cistercense di Fonteviva, di cui era commendatario. Dopo due brevi viaggi a Venezia e a Mantova, si recò a Roma, accolto con favore ...
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SARDEGNA
GGraziano Fois
Scrivere della Sardegna all'epoca di Federico II equivale, consequenzialmente, a parlare di Enzo, figlio naturale dell'imperatore e da lui stesso nominato RexSardiniae. Si cercherà [...] Gonario II che nel 1154, dopo aver conosciuto s. Bernardo, era uscito dal saeculum abdicando e facendosi monaco cistercense). Gli succede, per volontà testamentaria (Dessì, 1905, pp. 49-50) concorde col diritto consuetudinario giudicale (Oliva, 1986 ...
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CELESTINO IV
AAgostino Paravicini Bagliani
Goffredo da Castiglione discendeva dalla nobile famiglia milanese che prese il nome dal possesso del principale suo feudo, il castello di Castiglione Olona [...] (in R.I.S., IX, 1726, col. 665).
Secondo un'altra inveterata tradizione storiografica, Goffredo si sarebbe fatto monaco cistercense nell'abbazia di Hautecombe (Savoia), dopo la morte dello zio Urbano III (1187). La notizia non può essere tuttavia ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] medievale di San Lorenzo Maggiore in Napoli, "Atti del Convegno, Napoli 1980", Napoli 1984, pp. 7-26.
A. M. Romanini, I Cistercensi e la formazione di Arnolfo di Cambio, in Studi di storia dell'arte in memoria di Mario Rotili, Napoli 1984, pp. 235 ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di [...] piccole absidi, nell’abside maggiore, atte a contenere altari, realizzando così il sistema coro-abside con c. radiali; la scuola cistercense affianca all’abside centrale c. quadrate aperte sul transetto. Tra 13° e 14° sec. si diffonde l’uso delle c ...
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L'Aquila
AAlessandro Clementi
A metà del sec. XIII si verificò nella vallata amiternino-forconese un fenomeno rilevante di sinecismo per cui un numero cospicuo di castelli diede vita a una civitas nova, [...] originò a sua volta un'esigenza di mercato. Non furono peraltro estranei all'iniziativa i modelli prodotti dalla cultura cistercense che proponevano esempi di civitates novae quali le francesi bastides. Una delle fonti narrative più importanti di cui ...
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PETRUCCI, Raffaello
Gaetano Greco
PETRUCCI, Raffaello (Raffaele). – Nacque a Siena intorno al 1472 da Giacoppo Petrucci, figlio di Bartolomeo e fratello di Pandolfo, e dalla fiorentina Nanna Fantoni. [...] tre precettorie della religione dei Cavalieri gerosolimitani. Pochi mesi dopo Leone X concesse a Petrucci la commenda dell’abbazia cistercense di S. Galgano, contesagli però dal cugino Alfonso, e nel 1514 le commende delle parrocchie di S. Giovanni ...
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GONARIO (Gonnario, Gunnari) di Torres
Mauro Ronzani
Secondo di questo nome, figlio del giudice di Torres Costantino (I) di Lacon e di Marcusa de Gunale, nacque all'inizio del secondo decennio del secolo [...] a cura di L.L. Brook et al., Cagliari-Sassari 1984, pp. 195 s.; P.F. Simbula, G. II di T. e i cistercensi, in I cisterciensi in Sardegna. Aspetti e problemi di un ordine monastico benedettino nella Sardegna medioevale, a cura di G. Spiga, Nuoro 1990 ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] l’influenza delle moschee almohadi. Anche i complessi monastici furono eseguiti con caratteri m. (già nel 1200, nel monastero cistercense di Las Huelgas a Burgos, fu costruita una cappella in puro stile almohade; ad artisti m. si devono tre cappelle ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...
monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...